TALENT MANAGEMENT

Un “cloud” di talenti esterni

La maggior parte delle organizzazioni tradizionali assume ancora con una modalità lineare e top-down. È tempo di cambiare modello.

John Winsor, Jin H. Paik

Marzo 2024

Un “cloud” di talenti esterni

La maggiore difficoltà che le aziende globali incontrano oggi, e la più cospicua voce di spesa, è capire come assicurarsi i talenti.

Per quanto grande possa essere l’azienda o solido il brand, è probabile che l’organizzazione stia vivendo una crisi in tal senso. I numeri, infatti, parlano chiaro; un sondaggio che ha coinvolto 30.000 lavoratori in 31 Paesi nel marzo 2021 ha rilevato come quasi il 41% stesse valutando di lasciare la propria occupazione. Soltanto nell’aprile di quello stesso anno si sono licenziati 4 milioni di statunitensi. E, se la cosiddetta Great Resignation sta rallentando, il numero dei posti di lavoro a livello globale sta aumentando, soprattutto in ambito tech. Questo settore ha visto 10 milioni di nuovi posti di lavoro nel 2021, saliti a 35 nel 2022, mentre una previsione per il 2025 parla di 150 milioni. Questa netta impennata della domanda, destinata a potenziarsi con la richiesta d

...

oppure Accedi per continuare la lettura

Se hai un abbonamento, ACCEDI per leggere l'articolo e tutti gli approfondimenti.

Altrimenti, scopri l'abbonamento a te dedicato tra le nostre proposte.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Hbr Italia

Caratteri rimanenti: 400

0 / 3

Free articles left

Abbonati!