PRIVATE EQUITY

Al private equity serve una nuova strategia per i talenti

La crescita dei tassi di interesse e la concorrenza hanno cambiato la natura del business. Ora il settore deve trovare un nuovo approccio allo sviluppo dei leader

Ted Bililies

Marzo 2024

Al private equity serve una nuova strategia per i talenti

Le società di private equity storicamente hanno sempre trascurato l’arte e la scienza della leadership. Sì, gli investitori sono consapevoli che hanno bisogno di gente decisa per dirigere le imprese che acquisiscono. Studiano attentamente le caratteristiche dei dirigenti dell’azienda presa di mira quando valutano un’acquisizione e spesso mettono al timone gente nuova, specie nei ruoli di amministratore delegato e direttore finanziario. Assegnano ai dirigenti delle aziende controllate obiettivi impegnativi e ricchi incentivi finanziari per assicurarsi che gli interessi del management e degli investitori viaggino sulla stessa lunghezza d’onda. Ma più in là di questo non si spingono.

 

E la cosa è diventata un problema. In passato, le società di PE potevano giocare d’azzardo quando si trattava di leadership, affidandosi a una squadra di dirigenti grintosa per creare valore in tempi rapidi, lasciando poi il lavoro paziente di costruire il capitale umano a quelli a cui avrebbero venduto l’azienda. Qu

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