IMPRESE GLOBALI
La grande casa automobilistica tedesca riprogetta l’assetto dei propri stabilimenti per (e con) i lavoratori più anziani.
Christoph H. Loch, Fabian J. Sting, Nikolaus Bauer e Helmut Mauermann
Marzo 2010
Nel giugno del 2007, Nikolaus Bauer, responsabile della fabbrica di BMW a Dingolfing, in Bassa Baviera (una struttura da 2.500 dipendenti), ha posto una ben precisa domanda a due dei suoi line manager di produzione, Peter Jürschick e Helmut Mauermann (co-autori, insieme a Nikolaus Bauer, del presente articolo): «Come possiamo mantenere inalterata la nostra produttività dato che la nostra forza lavoro continua a invecchiare?».
Il problema di BMW era che l'età media dei lavoratori dello stabilimento sarebbe passata da 39 a 47 anni entro il 2017. Dal momento che lavoratori più anziani tendono a trascorrere in malattia periodi più lunghi e che, in generale, devono lavorare di più per mantenere inalterati i propri standard di rendimento, arginare l'impatto dei cambiamenti demografici diventava indispensabile per conservare la capacità della BMW di attuare la propria strategia di aumento della competitività attraverso la leadership tecnologica e degli ambiziosi incrementi di produttività.
BMW n
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