ESPERIENZE
Albert Bourla
Maggio 2021
Il 19 marzo 2020, mentre il Covid-19 si diffondeva rapidamente nel mondo, sfidavo l’intera Pfizer a “rendere possibile l’impossibile”, a sviluppare un vaccino più rapidamente di quanto nessuno avesse mai fatto prima. Idealmente entro sei mesi e certamente prima della fine dell’anno. Uğur Şahin, CEO del nostro partner BioNTech, azienda tedesca specializzata in immunoterapie oncologiche, faceva lo stesso con il suo team.
Meno di otto mesi dopo, domenica 8 novembre, mi riunivo con alcuni alti dirigenti per sentire dai nostri ricercatori, scienziati, responsabili dei trial clinici, produttori ed esperti di logistica se, tutti insieme, erano riusciti a raggiungere l’obiettivo. Quattro osservatori indipendenti erano collegati in remoto con noi per monitorare i risultati preliminari dei trial che le nostre due aziende stavano conducendo. Si trattava di uno studio in doppio cieco – nessun ricercatore, responsabile dei trial o paziente sapeva a chi era stato somministrato il vaccino e a chi u
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