RISORSE UMANE
Lynda Gratton
Maggio 2021
Verso la fine di febbraio 2020, quando le implicazioni di Covid-19 iniziavano a diventare chiare, Hiroki Hiramatsu, responsabile globale delle Risorse umane in Fujitsu, si rese conto che l’azienda andava incontro a uno tsunami.
Le modalità di lavoro flessibili erano in uso da anni, ma in realtà poco era cambiato. La maggior parte dei manager negli uffici Fujitsu in Giappone continuava a privilegiare le interazioni vis-à-vis con lunghi orari d’ufficio e, secondo un’indagine interna condotta non molto tempo prima, oltre il 74% dei dipendenti considerava l’ufficio il posto migliore in cui lavorare. Ma la pandemia, presagiva Hiramatsu, avrebbe ribaltato tutto.
Alla metà di marzo, la maggior parte dei dipendenti di Fujitsu in Giappone (circa 80.000) lavorava da casa. E non ci volle molto perché apprezzassero i vantaggi offerti dalla nuova flessibilità. A maggio, secondo un’indagine di verifica, soltanto il 15% dei dipendenti considerava l’ufficio il posto migliore in cui lavorar
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