INNOVAZIONE

L’irresistibile adozione dell’IA generativa

Mentre 9 CEO su 10 si accingono a investire nell’intelligenza artificiale, Microsoft presenta nuove soluzioni che potranno essere sperimentate in un evento il 17 settembre a Milano

Settembre 2024

L’irresistibile adozione dell’IA generativa

Come in ogni altro Paese avanzato, anche in Italia l’intelligenza artificiale (IA) generativa si sta rapidamente imponendo nella realtà strategica e operativa delle imprese di ogni settore e dimensione. E, nel suo ambito, i progressi più rilevanti, in molti casi straordinari, riguardano introduzione e utilizzo dell’IA generativa. Per mettere in evidenza questa “marcia trionfale”, Microsoft, in collaborazione con HBR, realizzerà il prossimo 17 settembre a Milano un evento articolato in diverse fasi, dove si metteranno in evidenza le tendenze più recenti relative all’IA e nel corso del quale verranno proposte delle esperienze specifiche di applicazione di IA generativa.

L’obiettivo dell’incontro, dedicato al Future of Work, non si limiterà, infatti, a illustrare le informazioni più recenti che mettono in evidenza la progressiva adozione dell’IA nel mondo del lavoro, ma si propone di far vivere ai partecipanti delle esperienze avanzate e concrete all’interno del Microsoft Innovation Hub. Al centro l’ormai ben noto Copilot per Microsoft 365 e le nuove soluzioni connesse.

Un evento, dunque, di particolare interesse per aziende in procinto di investire nelle tecnologie IA e soprattutto per i responsabili delle funzioni di risorse umane, IT e comunicazione. La spinta in atto ovunque per l’introduzione o la maggiore diffusione dell’uso di IA in azienda è molto intensa: le indagini più recenti indicano, infatti, che ben 9 CEO su 10 stanno predisponendo o hanno già avviato investimenti in questo campo per il biennio 2024-2025, e il trend non potrà che rafforzarsi anche negli anni successivi.

Questo riguarda, in moltissimi casi, in particolare l’utilizzo dell’IA generativa che, in poco più di un anno e mezzo dalla sua introduzione, viene ormai utilizzata da centinaia di milioni di utenti sia a livello professionale sia personale. L’utilizzo dell’IA generativa è quasi raddoppiato negli ultimi sei mesi: secondo la recente indagine di Microsoft pubblicata nell’annuale report Work Trend Index, il 46% degli intervistati a livello globale ha iniziato a sperimentare questa tecnologia e il 60% dei knowledge worker italiani conferma di usarne gli strumenti per ridurre il tempo impiegato nello svolgere compiti secondari e focalizzarsi su quelli più strategici.

Il Work Trend Index di Microsoft mostra le opportunità che l’avvento delle nuove piattaforme di IA possono aprire al mondo del lavoro. L’integrazione all’interno dei più popolari strumenti di produttività può, infatti, contribuire a semplificare e rendere più agili le attività nelle aziende, spesso appesantite da una mole di informazioni e dati che espongono i professionisti alla fatica di dover distinguere gli insight rilevanti dal rumore di fondo, togliendo tempo ed energie al flusso creativo. In questo scenario, che mina l’efficienza lavorativa delle organizzazioni, emerge con chiarezza il ruolo di supporto dell’IA per dare un impulso alla creatività, aumentare la produttività e favorire la creazione di valore, come ha messo bene in evidenza il presidente e CEO di Microsoft Satya Nadella: “Questa nuova generazione di intelligenza artificiale eliminerà la monotonia del lavoro e libererà la creatività. C’è un’enorme opportunità affinché gli strumenti basati sull’IA siano in grado di contribuire ad alleviare il cosiddetto debito digitale, costruire un’attitudine positiva verso l’IA e abilitare i dipendenti”.

Lo studio annuale di Microsoft si basa sulle risposte di 31.000 persone intervistate in 31 Paesi, tra cui l’Italia, e integra i trilioni di segnali di produttività provenienti da Microsoft 365 e le tendenze evidenziate dal LinkedIn Economic Graph. I dati evidenziano tre tendenze chiave che i leader aziendali devono conoscere per adottare e integrare l’IA in modo rapido e responsabile.

La prima tendenza rilevata nel report sottolinea come, nonostante la maggior parte dei leader aziendali italiani (76%) abbia compreso l’importanza dell’adozione dell’IA a livello organizzativo per poter rimanere competitivi sul mercato, il 50% teme che la propria azienda non abbia piani di implementazione adeguati. La conseguenza, secondo l’indagine Microsoft, è che tende a crescere il fenomeno del BYOAI – Bring your own AI tool. I dipendenti stanno agendo cioè in autonomia: il 73% dei lavoratori italiani (il 78% nel mondo), utilizza tool di IA al di fuori del perimetro aziendale per svolgere i propri task. Questo approccio, oltre a vanificare il potenziale vantaggio che si trarrebbe da un uso strategico dell’IA su larga scala, pone anche una questione di sicurezza molto seria per le imprese, che rischiano di vedere compromessi i dati aziendali sensibili.

La seconda tendenza che emerge tocca il rilevante tema delle competenze. Nel report risulta come il 76% degli intervistati a livello globale dichiara di sentire il bisogno di dotarsi di abilità specifiche per l’utilizzo dell’IA per rimanere competitivi nel mercato del lavoro, con il 79% dei rispondenti che afferma che le competenze di IA amplieranno le opportunità di lavoro. Queste affermazioni trovano riscontro anche dal punto di vista delle aziende, con il 62% dei manager italiani che sostiene di non voler assumere risorse senza competenze di IA: il 61% di loro sarebbe disposto a scegliere un candidato con meno esperienza nel settore di riferimento ma che abbia competenze di IA. Basti pensare che nell’ultimo anno a livello globale si è verificato un aumento di inserimenti di skill come “ChatGPT” e “Copilot” nei profili LinkedIn di ben 142 volte.

Il terzo trend osservato dal report di Microsoft evidenzia come si stanno già delineando i cosiddetti “power user” dell’IA, ovvero gli utenti che già oggi stanno facendo un utilizzo importante di strumenti IA per svolgere le loro attività. Analizzando i dati offerti dal report, si può apprezzare come i power user abbiano una conoscenza abbastanza approfondita degli strumenti di IA e sappiano come sfruttarli per essere più produttivi. Secondo questi utenti, rilevati anche in Italia, il 92% ha affermato che l’IA rende tutte le attività più semplici da gestire e si rivela un grande supporto per aumentare la creatività, mentre il 93% di essi sostiene che l’IA aiuti la concentrazione sulle attività più importanti, supportandoli nell’essere più motivati nello svolgere il proprio lavoro. I power user offrono una finestra sulle opportunità che l’IA rappresenta per le aziende e i loro lavoratori, dimostrando come l’utilizzo di queste tecnologie possa portare un vantaggio di produttività per i dipendenti, che si può tradurre in un vantaggio competitivo per le aziende.

Nel nuovo panorama lavorativo, la collaborazione tra uomo e IA sarà il prossimo modello di lavoro trasformativo e la capacità di lavorare assieme sarà una competenza chiave per ogni dipendente. In questo scenario diventa fondamentale la fase di apprendimento e formazione: Microsoft è pronta ad accompagnare le aziende nell’era dell’intelligenza artificiale generativa, grazie a iniziative come AI LAB, sviluppata in collaborazione con l’ecosistema dei partner per promuovere le opportunità dell’Intelligenza Artificiale generativa per le aziende pubbliche e private, i professionisti e gli studenti e contribuire alla crescita sostenibile dell’Italia attraverso nuovi scenari di innovazione digitale.

Come ha sottolineato Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia, “siamo di fronte a un cambiamento senza precedenti che può contribuire a migliorare sensibilmente tanti aspetti della nostra vita. Come Microsoft, vediamo l’IA di nuova generazione come un copilota sempre al nostro fianco, capace di amplificare il lavoro delle persone e delle aziende, liberando il nostro tempo da attività a valore ridotto e dando più spazio alla creatività e all’ingegno umano. Occorre supportare le imprese, i professionisti e gli studenti a orientarsi in questo nuovo scenario, aiutandoli a comprenderne le opportunità e il potere trasformativo, con una forte attenzione agli aspetti etici e allo sviluppo responsabile di queste tecnologie, fondamentale per una loro adozione in totale sicurezza e su larga scala”.

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