Ottobre 2020
George Serafeim
Ottobre 2020
FINO ALLA METÀ del 2010, pochi investitori prestavano attenzione ai dati ambientali, sociali e di governance (dati ESG, Evironment-Social-Governance), e quindi alle informazioni sulle emissioni di carbonio delle aziende, sulle loro politiche del lavoro, sulla trasparenza dei consigli di amministrazione e così via. Oggi questi dati sono ampiamente utilizzati dagli investitori. Alcuni escludono del tutto dal loro raggio di azione performance ESG mediocri, sul presupposto che i fattori che portano le aziende a ricevere bassi rating ESG si tradurranno in risultati finanziari insoddisfacenti. Altri cercano aziende con ESG elevati, confidando nel fatto che comportamenti ESG esemplari possano ottenere risultati finanziari superiori o desiderando, per ragioni etiche, investire solo in “fondi verdi”. Altri ancora integrano i dati ESG nell’analisi fondamentale. Infine, vi sono investitori che utilizzano i dati ESG da veri e propri “attivisti”, investendo e poi sollecitando le aziende ad agire in modo sostenibile sui mercati.
Le valutazioni ESG rimarrann
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