DIVERSITY & INCLUSIONE
Tina Opie, Beth A. Livingston
Novembre 2022
Quando Margaret Mitchell, una donna bianca, chiese a Timnit Gebru, una donna di colore, di entrare a far parte del team di ricerca sull'etica e l'intelligenza artificiale di Google, Gebru non sapeva cosa dire. Sebbene fosse lusingata e incuriosita, era consapevole della mancanza di diversità razziale e di genere in Google. Gli amici l'avevano avvertita che l'ambiente avrebbe potuto rivelarsi ostile a una donna di colore. Nel 2018, anno in cui venne assunta, i dipendenti neri rappresentavano solo il 2,6% della forza lavoro statunitense di Google. Mitchell, però, la convinse che, se fossero rimaste unite, avrebbero potuto portare un cambiamento reale all’interno dell'organizzazione. Poco dopo, però - a quanto affermano le due donne - entrambe hanno assistito all’applicazione di modelli razzisti e sessisti dentro l’azienda. In risposta, hanno contattato individualmente le persone all'interno dell'azienda per spingerle a pensare in modo più etico ed equo. Hanno cercato di approfondire il motivo
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