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LA TRAPPOLA DELL’AUTOREFERENZIALITÀ: PERCHÉ OSTACOLA
LA COMUNICAZIONE NELLE AZIENDE E COME EVITARLA

CHIARA ALZATI

Marzo 2025

L’efficacia comunicativa non si misura solo in termini di chiarezza, esaustività e fluidità dell’esposizione. Il vero obiettivo della comunicazione è creare un ponte tra chi parla e chi ascolta, garantendo che il messaggio abbia un impatto reale. Tuttavia, molte persone e aziende cadono nella trappola dell’autoreferenzialità, convinte che parlare di sé, dei propri successi o della propria esperienza sia il modo migliore per affermare autorevolezza ed efficacia.

Il problema è che il pubblico—colleghi, clienti o stakeholder—non è interessato a chi parla, ma a ciò che il comunicatore può fare per lui. Questo errore si manifesta in molteplici contesti: dalla comunicazione interna tra team, alla comunicazione esterna con clienti e partner, fino ai discorsi in pubblico.

 

Perché l’autoreferenzialità è una trappola così comune?

Parlare è lo sforzo minore che possiamo compiere in una conversazione. Soffermarsi a comprendere le esigenze altrui e riformulare il proprio messaggio in modo efficace richiede consapevolezza e impegno, ed è proprio qui che molti falliscono.

Il confine tra dare valore e cadere in un monologo autoreferenziale è sottile. Senza rendersene conto, manager, leader e professionisti rischiano di trasformare le loro comunicazioni in lunghi elenchi di informazioni che non rispondono ai bisogni reali del destinatario.

 

Le conseguenze dell’autoreferenzialità nella comunicazione aziendale

L’autoreferenzialità può assumere diverse forme, con ripercussioni sia interne sia esterne all’organizzazione. Tra gli effetti più comuni troviamo:

- Disconnessione tra team Se i reparti parlano linguaggi diversi senza preoccuparsi della comprensibilità del messaggio, si creano barriere alla collaborazione. Autoreferenziale: “Abbiamo implementato un nuovo sistema ERP che migliora l’integrazione dei dati aziendali.” Non autoreferenziale: “Ora puoi accedere alle informazioni in tempo reale senza dover aspettare report settimanali. Ecco come funziona il nuovo sistema.”

- Messaggi aziendali che non risuonano con il pubblico di potenziali clienti Molte aziende enfatizzano i loro successi con frasi come: Autoreferenziale: “Siamo leader del settore e abbiamo oltre 30 anni di esperienza.” Non autoreferenziale: “Il nostro team ha già aiutato oltre 500 aziende a ottimizzare i loro processi con risultati tangibili. Vuoi scoprire come possiamo supportarti?”

- Feedback inefficaci tra colleghi Autoreferenziale: “Io farei così, non penso che la tua idea sia giusta.” Non autoreferenziale: “Qual è l’obiettivo che vuoi raggiungere? Se vuoi ottenere X, potresti provare a fare Y. Come ti sembra questa soluzione?”

- Presentazioni aziendali che annoiano l’audience Un inizio tipico di un intervento pubblico è: Autoreferenziale: “Buongiorno, oggi vi parlerò di…” Non autoreferenziale: “Quante volte vi siete trovati nella situazione X? E se ci fosse un modo per affrontarla con più sicurezza? Oggi vi mostrerò una soluzione.”

 

Ulteriori conseguenze e rischi di una conversazione autoreferenziale

Oltre agli aspetti già menzionati, l’autoreferenzialità può generare problemi più profondi all'interno delle organizzazioni. Se non affrontata, può contribuire a una cultura aziendale stagnante, dove il dialogo è unidirezionale e l'innovazione viene soffocata da una comunicazione rigida e priva di ascolto.

In molte aziende, i leader tendono a promuovere messaggi standardizzati senza considerare le reali necessità del personale. Questo crea un ambiente in cui la popolazione aziendale si sente poco ascoltata e valorizzata, con un impatto negativo sulla motivazione e sulla produttività. Senza una comunicazione efficace, il rischio è che le persone lavorino in compartimenti stagni, senza comprendere appieno le esigenze dei colleghi o le priorità aziendali.

Un altro effetto negativo riguarda la percezione dell’azienda da parte del mercato. Se il brand comunica in modo autoreferenziale, ignorando le esigenze dei clienti, sarà più difficile costruire relazioni di fiducia e aumentare la fedeltà del pubblico.

 

Come superare l’autoreferenzialità nella comunicazione?

Per rendere la comunicazione più coinvolgente e orientata al pubblico, è fondamentale adottare alcune strategie:

- Adottare una prospettiva centrata sull’ascoltatore Chiedersi sempre: Quali sono le esigenze e le aspettative del mio interlocutore?

- Semplificare il linguaggio Se un concetto necessita di una spiegazione supplementare, probabilmente può essere espresso in modo più chiaro.

- Fare domande invece di dare risposte immediate Coinvolgere il pubblico attraverso domande strategiche stimola l’interazione e rende il messaggio più memorabile.

- Dimostrare, non dichiarare Non dire “siamo i migliori”. Mostralo con dati, case study ed esempi concreti.

- Spostare il focus dal relatore al pubblico Non partire da ciò che vuoi dire tu, ma da ciò che è rilevante per chi ti ascolta.

- Ascoltare attivamente La comunicazione efficace è un processo bidirezionale: più ascolti, più il tuo messaggio sarà efficace.

- Creare spazi di confronto Una comunicazione efficace non può essere un monologo. Le aziende devono creare occasioni di scambio, dove clienti interni ed esterni possano esprimere opinioni e condividere esperienze. Questo non solo migliora la comprensione reciproca, ma aiuta a costruire messaggi più pertinenti e impattanti.

 

Le 4 domande chiave per evitare l’autoreferenzialità nella comunicazione

Ogni volta che comunichi, chiediti:

1. Sto parlando di me o del bisogno dell’altro?

2. Sto ascoltando prima di parlare?

3. Le mie parole rispondono alla domanda “Cosa c’è qui per chi mi ascolta?”

4. Sto catturando l’attenzione o sto semplicemente annunciando un argomento?

 

L’autoreferenzialità è uno degli ostacoli più insidiosi nella comunicazione aziendale e personale. Spostare il focus da ciò che vogliamo dire a ciò che il pubblico ha bisogno di ascoltare può trasformare radicalmente l’efficacia dei nostri messaggi, rendendoli più coinvolgenti, efficaci e impattanti.

 

CHIARA ALZATI è campionessa europea di Public Speaking 2020, CEO e Founder della Chiara Alzati Srl, Corporate Effective Communication & Public Speaking Trainer, autrice di sei libri, tra cui Parlare Chiaro in Azienda. Manuale Pratico di Public Speaking per CEO, Direttori Formazione e HR Manager e Public Speaking per Executive. La tua leva manageriale innovativa per una comunicazione efficace e inclusiva dentro e fuori l’azienda.

 

www.parlarechiaro.com

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