MONDO FORMAZIONE
ALESSANDRA COLONNA
Settembre 2024
Cambiare non è un’opzione: è una necessità. La velocità del cambiamento, nei mutevoli e sfidanti contesti di oggi, è tale che le competenze tecniche e relazionali necessarie per affrontarlo al meglio evolvono altrettanto rapidamente.
Per questo, formazione continua e lifelong learning devono diventare un mindset non solo per le grandi ma anche e soprattutto per le piccole e medie imprese che hanno nella versatilità un grande vantaggio competitivo.
Per creare contesti aziendali che coniughino innovazione, creatività e un’elevata efficienza, al di là delle competenze tecniche e digitali che, è scontato dirlo, vanno sempre aggiornate con adeguati programmi di upskilling e reskilling, è imprescindibile creare sicurezza psicologica e dare spazio a un costante e generativo confronto libero e aperto.
Che cosa si intende per sicurezza psicologica? Amy Edmonson, professoressa di Harvard, nel suo libro più famoso, Organizzazioni senza paura, la definisce come l’assenza del timore di assumersi rischi relazionali.
Una ricerca condotta anni addietro da Google, nota come Progetto Aristotele, per indagare cosa accomunasse i suoi team più performanti, attesta che è proprio la sicurezza psicologica la dimensione imprescindibile e fondante alla base del successo dei team, della loro capacità di cooperare e di portare a compimento i progetti con efficacia e nel rispetto dei tempi.
Creare le condizioni per cui l’unicità di ogni persona venga preservata e trovi espressione concreta nella possibilità di esprimere le proprie idee – anche e soprattutto se divergenti – senza paura delle conseguenze, porta innovazione, motiva le persone, accresce produttività ed efficienza delle aziende.
Reb Rebele e Adam Grant, due esperti di management, nel loro articolo Collaborative Overload pubblicato proprio su Harvard Business Review nel gennaio 2016, evidenziarono come, rispetto a 20 anni fa, le persone lavorino in team per più del 50% del tempo.
Oggi il dato potrebbe essere persino aumentato, viste le interconnessioni che il nostro modo di lavorare crea costantemente, sulla spinta della digitalizzazione.
Il successo dei progetti più delicati e importanti dipende dalle competenze, dall’energia e dall’attenzione di ciascun membro del team.
Saper collaborare, altrimenti detto teaming, è una capacità dirimente, legata a doppio filo alla sicurezza psicologica e alla capacità di padroneggiare conversazioni cruciali, definibili tali per l’alta posta in gioco, le opinioni contrastanti e l’emotività che smuovono.
In questi casi, saper stare nel dialogo, evitare che i conflitti – inevitabili e di per sé costruttivi perché frutto della nostra diversità e unicità – prendano una deriva malsana, rispettare il punto di vista altrui, essere davvero inclusivi, il tutto collaborando da remoto, attraverso uno schermo, in tempi stretti e con pressioni forti, non sono attitudini: sono competenze cruciali, che sempre più guideranno il futuro, determinando il successo tanto personale quanto di team. Come tali meritano di essere sostenute e sviluppate.
Un’azienda sarà competitiva, un’organizzazione efficiente e un Paese capace di generare benessere grazie anche, e soprattutto, alla qualità delle capacità relazionali del proprio capitale umano, le persone, che nei più diversi ruoli quotidianamente lavorano e si impegnano per raggiungere i risultati che sono chiamate a ottenere, e lo potranno fare sempre di più e meglio sapendo che le loro idee, il loro punto di vista e la loro unicità contano, sanno essere rispettati e valorizzati da ogni membro dell’organizzazione, a prescindere dal ruolo.
Alle competenze cruciali, al loro potere trasformativo e al loro impatto virtuoso sui comportamenti noi di Bridge Partners® dedichiamo la Crucial Skills Marathon, un evento di una mattinata per toccare con mano il valore di tre competenze cruciali: la negoziazione, la gestione delle conversazioni cruciali, l’efficacia e la produttività personale coniugata al proprio benessere, con tre speaker d’eccezione.
Martedì 12 Novembre, 09:00 |13:30
Milano | Auditorium Giorgio Squinzi Assolombarda, via Pantano 9.
L’evento è gratuito e l’iscrizione è nominale.
Per consultare il programma e iscriversi: https://bridgepartners.it/eventi/crucial-skills-marathon/
ALESSANDRA COLONNA, torinese di nascita e milanese di adozione, dal 2005 è CEO di Bridge Partners®, prima società in Italia specializzata in consulenza manageriale e alta formazione per lo sviluppo della capacità negoziale. Oltre al lavoro di imprenditrice, formatrice, consulente e docente in Master Universitari, si dedica ad attività di divulgazione su temi quali la negoziazione e la comunicazione efficace e collabora con prestigiose riviste di management. Dal 2021 è membro del consiglio di amministrazione di Fondazione Telethon, a cui devolve i diritti d’autore del suo bestseller Il Manager della Negoziazione, oggi alla 3ª edizione.