MONDO FORMAZIONE
FEDERICO AMICUCCI
Giugno 2024
Diversi studiosi hanno iniziato a utilizzare il termine “policrisi” per descrivere la società e il contesto contemporanei. Questo termine indica una situazione in cui molteplici crisi, le cui cause e processi sono legati, si intrecciano e creano effetti composti. Ciò che ne emerge è l’immagine di un mondo estremamente complesso e profondamente interconnesso. In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale, in particolare l’IA generativa, è emersa come una tecnologia che promette di semplificare la realtà, dando l’impressione di poter risolvere molti problemi con un semplice click. Sebbene le sue possibilità siano straordinarie, dobbiamo mantenere un atteggiamento critico nei suoi confronti.
Come imprenditore, mi interrogo sui pilastri fondamentali dell’attività di un leader. Quegli elementi che, sebbene influenzati da tendenze e avvenimenti esterni e supportati da nuove tecnologie, devono sempre rimanere al centro dell’attenzione. Ci sono molti aspetti e strategie da considerare, ma tre fattori emergono come fondamentali: visione, cultura e scelta delle persone.
La visione: rappresenta il futuro in cui credere, ciò che crea una connessione tra cuore e mente, motivando e dando scopo alle azioni. La visione deve essere comunicata, condivisa, alimentata e rinnovata per rimanere attuale. In uno scenario di policrisi, questo è più importante che mai. La tecnologia, in particolare l’IA, può supportarmi in questo, ma non sostituirmi.
La cultura: la cultura aziendale orienta quotidianamente le decisioni delle persone all’interno di un’organizzazione. Di nuovo, l’IA può supportare ma non sostituire il giudizio umano.
La scelta delle persone: trovare le persone giuste per il ruolo giusto e per affrontare le sfide adeguate è la chiave per trasformare le visioni in obiettivi e gli obiettivi in risultati tangibili. Anche se l’IA può assistere il processo di selezione, le politiche aziendali e le dinamiche umane rimangono fondamentali. Inoltre, le nuove normative, come l’AI Act, potrebbero limitare l’uso dell’IA nella fase di selezione.
Definiti questi elementi come imprescindibili per imprenditori e leader, in uno scenario di complessità sociale e tecnologica, ritengo che ci siano aspetti che devono evolvere. La visione deve diventare partecipata e co-costruita: solo coinvolgendo tutti e tutte è possibile far sì che la visione arrivi e parli a ogni persona. La cultura deve diventare una cultura dell’apprendimento continuo: è fondamentale apprendere dalle situazioni che cambiano, dalle e con le altre persone, che non si scelgono più una sola volta, ma ogni giorno. Il valore del contratto psicologico ha superato quello del contratto legale, richiedendo un costante rinnovo attraverso ascolto e azioni che rendono concreto il coinvolgimento quotidiano delle persone.
Tutti questi elementi possono contribuire ad affrontare la policrisi.
Secondo diversi studi, concentrarsi su una singola crisi o un singolo elemento non funziona, anzi potrebbe contribuire a creare effetti negativi in altri scenari. Per affrontare la policrisi, bisogna lavorare e valorizzare la comunità e le persone, coinvolgendole affinché sviluppino le proprie risorse, coltivando e condividendo know-how. Non è solo sull’Intelligenza Artificiale che dobbiamo concentrare la nostra attenzione, ma su come questa si inserisce in un quadro più ampio. L’IA è uno strumento potente, ma per i e le leader è la combinazione di visione, cultura e scelta delle persone che realmente determina la capacità di affrontare le sfide contemporanee.
FEDERICO AMICUCCI è CEO di Skilla