MONDO FORMAZIONE
SERENA BUZZI
Maggio 2024
Il contesto che stiamo vivendo, sempre più sconvolto da crisi (pandemia, clima, guerre, equilibri geopolitici...) ha riaperto riflessioni profonde sulla natura umana. Il bisogno di nuovo umanesimo e la necessità di ricerca di un senso più profondo nella vita, come nel lavoro, sono temi che con irruenza irrompono nella vita quotidiana, tempestata da irrequietezza e preoccupazione per il presente, oltre che per il futuro.
Parallelamente, anche le organizzazioni ricercano leader empatici, che sappiano entrare in contatto con dimensioni più profonde dell’umano e della sua complessità: dimensioni, fattori ed elementi che gravitano nella sfera dell’intangibile.
Una chiave per affrontare la criticità del quotidiano e nelle organizzazioni potrebbe trovarsi allora nell’apertura verso differenti interpretazioni della realtà e nell’accoglienza della dimensione spirituale anche in ambito lavorativo. Ma cosa si intende per dimensione spirituale oggi in azienda?
Con il termine spiritualità intendiamo l’essenza della natura umana, colta a tutti i livelli di sensibilità e percezione. È però una dimensione che non siamo abituati a osservare e interpretare, ma che ci permette di navigare con maggiore acutezza nel mondo dell’ascolto, dell’autenticità e della credibilità, dei valori, dell’etica, delle relazioni profonde e delle riflessioni sul purpose.
Offrirci, e offrire alle nostre persone, l’opportunità di esplorare una spiritualità “concreta”, laica e delimitata dai confini manageriali, allenarci a cogliere consapevolmente questa dimensione e porci con intenzione dubbi e domande di senso, nonché apertura ad altre prospettive, ci permette di crescere come persone. E come persone con ruolo attivo e apicale in azienda ci consente di accogliere e fare nostri strumenti utili alla gestione e valorizzazione delle persone, prendere decisioni più consapevoli e raggiungere una visione d’insieme ampliata e arricchita.
Coinvolgere i manager in riflessioni che possano aiutarli a integrare la dimensione umana e spirituale con la dimensione della produzione, della gestione e valorizzazione delle persone e dell’organizzazione aziendale è diventato essenziale per rigenerare dall’interno le organizzazioni stesse e le relazioni umane che le compongono.
Lo scopo della formazione manageriale risiede infatti nello sviluppare le competenze, mettendo al centro la persona, ciascuno con la propria unicità, peculiarità e sensibilità. È quindi importante saper sfruttare tutti i momenti e gli strumenti che ci permettono di apprendere, di crescere, trasformarci, farci contaminare, individuare uno spazio per rigenerarci e trovare nuovi equilibri.
I testi antichi, e di ogni cultura, tramandati fino a noi, per secoli hanno influenzato e testimoniato l’afflato dell’uomo verso dimensioni spirituali, più profondamente umane e trascendenti. Attraverso la loro lettura ci continuano a fornire strumenti, spunti di riflessione e pratiche vere e proprie.
La letteratura, la filosofia, la meditazione, lo yoga, la poesia, l’arte sono notoriamente grandi maestri cui possiamo fare riferimento in ogni momento per immergerci con cognizione in dimensioni e prospettive “altre”. Oggi la scienza e la neuroscienza supportano e si integrano con le intuizioni umanistiche, offrendo ulteriore consistenza e pragmaticità a pratiche che coinvolgono corpo e mente.
Abbiamo quindi a disposizione miriadi di occasioni e strumenti cui attingere a seconda delle personali preferenze, sensibilità e passioni per arricchire la nostra esperienza formativa e trasformativa, cogliere nuovi approcci, interpretare la realtà attraverso differenti parametri, così da incominciare a scardinare gli schemi mentali che condizionano il nostro vivere quotidiano, fuori e dentro l’azienda.
La creazione di valore per le imprese e i manager deve passare attraverso il sostegno costante all’accrescimento delle competenze, del benessere, del welfare e dell’employability dei manager.
Proporre e partecipare a iniziative mirate alla riflessione, al coinvolgimento proattivo e alla scoperta dell’importanza della dimensione dell’intangibile, risulta quindi una necessità e una responsabilità da parte dei manager e delle aziende, che hanno a cuore sia lo sviluppo e l’arricchimento della propria capacità di leadership sia l’impatto sul benessere delle organizzazioni.
In quest’ottica CFMT ha incluso tra i suoi Learning Path “Itinerari per cogliere l’intangibile nelle organizzazioni”: il path raccoglie tutte le attività che permettono da una parte di cogliere “altre prospettive” e riflettere sull’intangibile nel mondo lavorativo, dall’altra di allenare uno sguardo introspettivo attraverso pratiche e strumenti concreti. In collaborazione con i docenti della faculty Cfmt: Valeria Cantoni, Giovanna Leto di Priolo, Edoardo Copello, Alessia Tanzi, Bloom. https://www.cfmt.it/learningpaths/101
SERENA BUZZI è Training Content Manager di CFMT - Centro di Formazione Management del Terziario