MONDO FORMAZIONE

LA FORMAZIONE INTROSPETTIVA COME LEVA STRATEGICA

Dall’utilizzo dei casi nella formazione alla formazione basata sui casi

NICOLA DARIO

Febbraio 2024

Si parla spesso di “ROI della formazione”, inteso come misurazione del ritorno dell’investimento formativo in termini di benefici ottenuti. Fermo restando i costi, i benefici possono essere i più diversi e i loro confini sono labili e non sempre ben definiti.

Si va da quelli diretti, più semplici da calcolare (riduzione degli errori, maggiore efficienza/efficacia nello svolgimento di determinati compiti ecc.), a quelli indiretti, per i quali l’impatto spesso si può solo stimare (maggiore sicurezza, maggior efficienza/efficacia del processo decisionale, riduzione del turnover, emersione di opportunità latenti ecc.)

Sul tema tanto si è detto e scritto e, per chi vuole, numerose sono le opportunità di approfondimento disponibili.

In questo testo vorrei, invece, soffermami su un altro tema: l’efficacia della formazione aziendale in termini di opportunità di miglioramento dell’organizzazione aziendale in generale.

Per farlo faccio riferimento a un ambito a me noto, quello della formazione aziendale nel settore finanziario e introduco, come assunto, un pre-requisito: il coinvolgimento di trainer che siano contestualmente operativi, negli ambiti oggetto della formazione aziendale, come manager o consulenti.

Spesso le aziende sono ingabbiate nell’operatività quotidiana e nei processi in essere, magari stratificatisi negli anni; si punta a raggiungere una sempre maggior efficienza ma, per le più varie ragioni, i modelli e i processi raramente vengono messi in discussione. In ambito finanziario si verifica poi una situazione tanto ricorrente quanto pericolosa: i valori sintetici restituiti dai modelli di analisi vengono considerati in modo vincolante e acritico, con il rischio di perdere delle opportunità o di assumersi inconsapevolmente dei rischi maggiori.

La formazione, se progettata partendo proprio dai modelli e dai processi utilizzati in azienda, i celebri “casi aziendali”, può essere l’occasione per rispondere efficacemente a queste situazioni, favorendo un’analisi critica dello status quo e, ove opportuno, fornendo uno stimolo concreto al miglioramento e a nuove soluzioni.

L’utilizzo di casi aziendali interni all’azienda favorisce, inoltre, un maggior coinvolgimento delle risorse, le quali si identificano con situazioni per loro familiari e sono più propense all’interazione e al confronto critico. In queste situazioni si creano momenti di pieno coinvolgimento, una sorta di flusso di attenzione che fa emergere eventuali aree di miglioramento e soluzioni inaspettate.

Nell’esperienza pratica stiamo osservando un livello di efficacia ancora superiore nei progetti in cui il modello formativo classico basato sull’utilizzo dei casi viene ribaltato; in sostanza nell’intervento non vengono usati i casi per contestualizzare la tematica ma l’intervento formativo viene progettato proprio partendo dal caso aziendale, il quale diventa il protagonista dell’intero intervento e dal quale vengono fatte emergere nozioni da apprendere e aree da approfondire.

Ad esempio, se parliamo di sofisticazioni di bilancio, non presentiamo prima le tipiche situazioni di window dressing e poi le evidenziamo in un caso concreto (metodo comunque efficace) ma partiamo direttamente da un caso e, analizzandolo, arriviamo a individuare aree di attenzione, che poi vengono ulteriormente approfondite e rappresentano l’occasione concreta per riprendere logiche e strumenti.

Si tratta di una sorta di learning by doing guidato, in ambiente protetto. In proposito, tuttavia, è doveroso precisare che in questi casi ci si rivolge necessariamente a risorse con già un buon livello di conoscenze sulla tematica oggetto della formazione.

Questo tipo di formazione, sia nel suo primo livello, quello che prevede l’utilizzo di casi aziendali interni, sia nel suo livello più avanzato, basato sull’analisi di un caso guida interno, rappresenta una grande opportunità per le aziende in quanto, oltre a sviluppare le competenze delle risorse, ha il vantaggio di creare momenti di introspezione slegati dall’operatività quotidiana, momenti che favoriscono il confronto e le opportunità di miglioramento. Momenti preziosi per il management.

 

NICOLA DARIO è Co-founder e CEO di inFinance

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