MONDO FORMAZIONE
LORIS BONAMASSA
Marzo 2023
La Giornata mondiale del sonno è l’evento annuale che promuove consapevolezza su importanti questioni legate al sonno, tra cui la medicina, l’istruzione e aspetti sociali. L'evento è stato avviato da un gruppo di operatori sanitari e membri della comunità medica che lavorano nell'area della medicina e della ricerca del sonno. L'obiettivo è riunire gli operatori del sonno per discutere e distribuire informazioni sul sonno in tutto il mondo, in modo itinerante; organizzata dalla World Sleep Society – di cui sono membro – mira a ridurre il carico dei problemi del sonno sulla società.
La Giornata mondiale del sonno si tiene annualmente il venerdì prima dell'equinozio di primavera e quest’anno sarà il 17 marzo. Il tema è “Sleep is Essential for Health – il Sonno è Essenziale per la Salute” e lo scopo è di celebrare i benefici di un buono sonno, richiamando l'attenzione della società sulle problematiche legate ai disturbi del sonno e alle relative cure, attraverso una migliore prevenzione e gestione dei problemi delle ore notturne, promuovendo la prevenzione.
Dopo tre anni di tensioni dovute alla pandemia, alla guerra e all’instabilità dei mercati, i disturbi del sonno colpiscono circa 13 milioni d'italiani: i principali sono l'insonnia che, in forma più o meno grave, colpisce circa il 41% della popolazione, poi la sindrome delle apnee in sonno, di cui soffrono circa 2 milioni d'italiani, la sindrome delle gambe senza riposo, che colpisce 3 milioni d'italiani, e i disturbi del ritmo circadiano. Stress, tensione, attacchi di panico, bruxismo, mal di testa anche al risveglio, sonnolenza di giorno e colpi di sonno, sono i frutti di un cattivo rapporto con quello che è un terzo della nostra vita e dell’influenza che una notte agitata ha sull’intera giornata, in particolare nelle aziende laddove si debba gestire efficacia ed efficienza.
L’Istituto Superiore di Sanità ha stimato che in Italia il deficit di sonno fa perdere produttività alle aziende fino a 5 miliardi di euro l’anno, una percentuale che corrisponde a circa lo 0,5% del PIL. I costi derivano da ospedalizzazioni, infortuni sul lavoro, assenze, perdita di produttività e spese derivanti dagli incidenti stradali, frutto frequentemente di “colpi di sonno” che però non si limitano solo alla guida, ma influiscono anche nei ruoli di produzione. Il rapporto sonno-lavoro in azienda non può più essere ignorato perché la sua cronica carenza ha impatto su salute, sicurezza e performance aziendali: dormire male incide sui bilanci, equivale a perdere soldi, oltre a peggiorare il clima aziendale e la leadership dirigenziale.
Tavolo della vita con le tre gambe – cuore, lavoro, salute fisica e mentale – in equilibrio.
Un effetto di questa generale situazione di deprivazione di sonno non è solo l’assenteismo e l’incapacità di essere lucidi, reattivi e creativi, ma anche l’impossibilità di ridurre lo stress e il cortisolo che ne deriva, alla ricerca di un “work-life balance”, un nuovo equilibrio tra vita, tempo e lavoro, che ha spinto nel 2022 un boom di dimissioni (Great Resignation) con più di 2,2 milioni di addetti che hanno lasciato il proprio posto. Nella nostra vita, trascorriamo in media al lavoro 81.396 ore – l’unica cosa a cui dedichiamo più tempo è dormire – e non è accettabile che, secondo il Rapporto Gallup sul lavoro, in Italia solo il 4% si senta coinvolto; il dato peggiore nell’Ue: il 49% è molto stressato e il 27% molto triste. Il 96% dei lavoratori ha livelli di cortisolo che non si abbassano con il naturale processo di rigenerazione fisica e mentale notturno, quindi viene da domandarsi come possano fare i leader – i cui livelli di cortisolo nel cervello sono talmente alti da essere vicini al burn out – a dedicarsi al lavoro se tutte le loro energie sono impegnate a difendersi dalle minacce esterne e da quelle emotive interne nell’ambiente aziendale.
Le prime linee sembrano soffrire di “presenteismo”, la situazione in cui la persona, nonostante sia presente al lavoro, ha una bassa produttività, compromessa da stanchezza; ma anche le bottom line e i lavoratori a tutti i livelli (blue collar, white collar) soffrono di una generale deprivazione di sonno. Tutte le ricerche, sia di carattere medico-scientifico sia organizzativo-direzionale, concordano sul fatto che oggi le aziende debbano investire nell’informazione e nella formazione del capitale umano riguardo al giusto riposo rivolto al miglioramento di leadership, performance, clima aziendale, riduzione dei rischi, riduzione degli incidenti e dei relativi costi.
Il 70% dei manager coinvolti in una ricerca McKinsey conferma la necessità che la “gestione del sonno” debba essere insegnata nelle aziende con iniziative di “salute e wellness”; indicazioni di igiene del sonno per migliorare quello notturno e l’introduzione di “power nap” al lavoro, anche istituendo delle “rest room” in cui fare pisolini guidati da dieci/venti minuti. Un dipendente ben riposato secondo i criteri di un sonno di qualità e giusta quantità, rispetto alla sua unicità di individuo, avrà migliori capacità di giudizio e decisione, sarà più felice e di buon umore, paziente, lucido, commetterà meno errori e sarà meno soggetto a rischi, infortuni e malattie.
Visto che il focus sembra essersi spostato da “ciò che io posso fare per l’azienda” a “ciò che l’azienda può fare per me” con le sue risorse, è evidente che un sonno migliore dipende dalle scelte dei leader e dei dirigenti; il World Sleep Day è un invito a tutti a sostenere ed educare il mondo sull'importanza del sonno per raggiungere una qualità di vita ottimale e migliorare la salute globale, perché una vita migliore e più lunga dipende semplicemente e direttamente da un sonno migliore, che per le aziende vuol dire un recupero di efficienza, un miglioramento generale delle performance che genera un ROI positivo ed employee retention.
LORIS BONAMASSA è autore, Sleep Coach e Sleep Manager. Imprenditore, è stato presidente del Gruppo Sistemi per Dormire e consigliere incaricato nell’EBIA (European Bedding Industries Association). Da oltre venticinque anni si occupa di riposo, con svariate collaborazioni nel mondo della sanità e dello sport professionistico. Come Sleep Coach e Sleep Manager aiuta le persone, in particolare gli sportivi e i leader aziendali, a dormire meglio di notte per essere più in forma di giorno ottenendo migliori performance e risultati nelle loro discipline e ruoli; con vantaggi sui risultati immediati e di bilancio. Membro della WSS - World Sleep Society, l’associazione mondiale dei professionisti che si occupano del sonno e di tutte le sue implicazioni, nella qualità della notte e nella performance della vita, Bonamassa è fondatore della Sleep&Performance Academy che certifica gli Sleep Trainer. È autore di vari libri sul tema. Il suo ultimo libro è L’arte del dormire (Mind Edizioni, 2022)