INNOVAZIONE
Marzo 2023
Con MIND Milano costruisce per il futuro. Il Milano Innovation District è infatti il nuovo distretto biotech di ambizione mondiale che sorge sulla vasta area di EXPO 2015, l’Esposizione Universale dedicata all’alimentazione, alla nutrizione e al benessere che attirò ben 21 milioni di visitatori. Una realtà che si avvia a essere uno dei principali hub di innovazione del mondo, un’eccellenza regionale e nazionale nella ricerca e sviluppo e nella produzione industriale nel settore delle biotecnologie e dell’agroalimentare.
Il nuovo distretto nasce con una forte vocazione alle Scienze della vita e si propone di divenire piattaforma internazionale di eccellenza territoriale nella ricerca e sviluppo relativamente a biologia, medicina, farmacologia, genomica e alla convergenza fra biotecnologie, ricerca clinica, big data e tecnologie digitali.
Il distretto punta anche a esaltare la sostenibilità nella vita urbana e nella mobilità verde e a diventare un hub cittadino che favorisce l’innovazione collaborativa, l’inclusione sociale e la sperimentazione di stili di vita sostenibili al fine di creare crescita civile, culturale ed economica, con benefici per il nuovo quartiere e per l’intera area metropolitana di Milano.
In effetti, MIND può a buona ragione essere considerato un progetto paradigmatico, esemplificativo di un modello replicabile di collaborazione fra pubblico e privato. Si basa, infatti, sulla collaborazione fra Lendlease, un soggetto privato, e Arexpo, un soggetto pubblico, intenzionati a gettare le basi per il più grande distretto dell’innovazione in Italia. Un ecosistema basato su 5 iniziative (definite “ancore”) di interesse pubblico: l’Università degli Studi di Milano (UniMi), l’Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio, lo Human Technopole, il Politecnico di Milano (PoliMi) e la Fondazione Triulza, che hanno attratto stakeholder pubblici e privati interessati ad abitare il distretto dell’innovazione e che puntano a collaborare per promuovere nuovi progetti che operino nel paradigma dell’innovazione multidisciplinare e intersettoriale.
La creazione di una grande infrastruttura di ricerca, sia in termini di laboratori che di intreccio di relazioni, è un asset unico nel panorama tecnologico italiano. MIND si sviluppa, infatti, su un’area di un milione di mq di superficie, con 40 ettari di spazio pubblico aperto. Il ciclo di costruzione durerà 10 anni, con alla base una concessione di 99 anni per il Partenariato Pubblico-Privato. Quando sarà pienamente operativa, nel 2031, lavoreranno e vivranno in MIND 60.000 persone, di cui oltre 1.000 ricercatori, e tutto questo grazie a una massa di 4,5 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati.
Un progetto di questo tipo ha una valenza che va ben oltre il suo impatto sul territorio e si pone come un vero e proprio paradigma dell’innovazione, come rileva Iain Mattaj, Direttore dello Human Technopole: «La ricerca scientifica prospera grazie alla collaborazione, all'innovazione e all'interdisciplinarità ed è proprio questo che abbiamo trovato in MIND. L'opportunità di costruire un nuovo istituto di ricerca, accanto a un importante ospedale e a un campus universitario, nonché a start-up e aziende biotecnologiche e farmaceutiche, rafforza il nostro impegno a tradurre le scoperte scientifiche in risultati tangibili per l'industria e la società. La scienza non deve essere vista come qualcosa di estraneo e distante. I distretti dell'innovazione uniscono esperti e cittadini nel tentativo di colmare questo divario e migliorare la nostra qualità di vita».
Né meno incisivo è il commento di un osservatore neutrale quale Luca De Biase, caporedattore del Sole 24 Ore con la responsabilità della sezione Nòva dedicata all'innovazione: «Ci sono molti modi per generare un impatto sul futuro, ma i migliori nascono prendendo decisioni con un’ottica di lungo periodo, perseguendo la ricerca del bene comune, con spirito empirico e orientato al risultato. Il progetto di MIND si è ispirato a questi valori. E ha conquistato una chiara leadership tra i progetti per nuovi ecosistemi dell’innovazione».
E tra questi nuovi progetti si pone, come esempio eccellente, quello del Gruppo Bracco che si esprime attraverso le parole di Diana Bracco, Presidente e amministratore: «Il Gruppo Bracco è fortemente impegnato a sviluppare soluzioni innovative nell’imaging di precisione che permettano diagnosi sempre più rapide e accurate. In questo modo rendiamo possibile trattamenti tempestivi e personalizzati, migliorando la vita delle persone. E lo facciamo in modo sostenibile, misurando in maniera oggettiva e certificata l’impatto, anche a medio e lungo termine, delle nostre azioni. Grazie al nostro lavoro abbiamo contribuito a conferire alla diagnostica un ruolo cruciale per la prevenzione e la cura. Il Gruppo Bracco è parte dell’ecosistema MIND perché qui, grazie all’interazione e alle collaborazioni tra ricerca di base, ricerca applicata, sperimentazioni cliniche, start-up e industrie, si facilita il complesso processo di trasferimento di conoscenze e tecnologie dai vari settori scientifici ai sistemi sanitari e al mercato».
La filosofia e la strategia di MIND
L’analisi di MIND si basa sul postulato che i distretti dell’innovazione sono definiti come “aree geografiche in cui istituzioni e aziende che fungono da ancore si raggruppano e si collegano con piccole imprese, start-up e incubatori di imprese”, che hanno bisogno di esternalità economiche che vadano oltre la semplice co-locazione di aziende e organizzazioni per creare un ecosistema di ricerca di successo. I distretti dell’innovazione crescono se promuovono la cooperazione nelle attività di ricerca e sviluppo dei prodotti, facilitando l’interscambio tra attori chiave e sfruttando i punti di forza locali per affrontare le sfide globali. Tutti i distretti dell’innovazione possiedono una combinazione di risorse economiche, risorse infrastrutturali e risorse di social networking, e MIND in particolare.
In termini strategici, il distretto mira a diventare un hub dominante nella ricerca biotecnologica e biomedica in Europa, facendo leva sulle sue distintive risorse scientifiche e locali:
• Una delle più grandi partnership pubblico-privato (Lendlease-Arexpo) in Italia per la realizzazione di infrastrutture di ricerca;
• Attività di ricerca di due università milanesi di livello internazionale (UniMi, PoliMi), ospedali di cura e ricerca (Galeazzi Sant’Ambrogio), enti di ricerca (Human Technopole);
• Presenza di acceleratori internazionali (Berkeley Skydeck) e incubatori (PoliMi, UniMi, Human Technopole);
• Coinvolgimento del governo a livello nazionale, regionale e municipale;
• Un modello federato di innovazione aperta, cooperativa e competitiva;
• Attrazione di investimenti internazionali e capitale umano nella Ricerca e Sviluppo (R&S);
• Un quartiere modello di 60.000 persone per lo scambio intellettuale, la collaborazione industriale, la vita sostenibile;
• Specializzazione della Regione Lombardia in ricerca biologica, innovazione medica, sanità privata e formazione STEM;
• Prossimità a Milano, capitale italiana della finanza e della conoscenza, ai suoi 280.000 studenti e 5 università internazionali (Statale, Politecnico, Bocconi, Bicocca, Cattolica), e alla vivace economia della sua area metropolitana (3 milioni di persone; 215 milioni di euro di PIL, la terza più grande economia metropolitana dell’UE);
• Ottimi collegamenti con mezzi di trasporto (metropolitana, treno, aeroporti, autostrade).
La strategia punta a creare un nuovo quartiere cittadino basato sull’inclusione sociale, sull’energia sostenibile e la mobilità verde al 100%, supportando un ecosistema di innovazione in cui le società private, i centri di ricerca, le istituzioni accademiche e le organizzazioni senza scopo di lucro possono collaborare, produrre innovazione e promuovere l’impegno civico.
La proposta di valore
La proposta di valore di MIND fa leva sugli asset competitivi unici di Milano e della Lombardia:
• Innovazione interdisciplinare e specializzazione della ricerca (Città del futuro e Futuro della salute), facendo leva sul capitale umano milanese di studenti e ricercatori e sulla specializzazione lombarda nelle industrie biologiche e mediche.
• Investimenti pubblici e privati e quindi Partnership Pubblico-Privato (PPP) in grado di attrarre ulteriori investimenti e talenti.
• Un quadro giuridico e societario unico, Federated Innovation®@MIND, il network che facilita la collaborazione competitiva tra ancore, società locali e rete integrata di intermediari per facilitare la collaborazione, snellire le procedure burocratiche ingombranti e accelerare la commercializzazione, che ha concepito oltre 100 progetti di investimento in R&S in meno di 2 anni, inclusi 15 progetti che riuniscono le ancore e le aziende di MIND.
• 6 contratti e 30 Memorandum of Understanding (MoU) firmati con intermediari chiave (inclusi incubatori, acceleratori, esperti di proprietà intellettuale, organizzazioni per il trasferimento tecnologico, venture capital, laboratori).
• Relazioni istituzionali con i responsabili politici chiave per garantire l’allineamento dell’agenda degli investimenti in R&S alle priorità a livello municipale, regionale, nazionale ed europeo.
• Relazioni istituzionali stabilite con le associazioni di settore e le organizzazioni di stakeholder rilevanti per promuovere le priorità di MIND;
• Tecnologie di piattaforma per facilitare la specializzazione e la convergenza tra settori e discipline disparate (ad esempio il lancio del progetto Digital Twin di UniMi per facilitare l’estrazione di dati sanitari attraverso le tecnologie 5G).
Investimenti chiave nelle infrastrutture R&S
Le “ancore” di MIND, vale a dire i principali attori pubblici e privati promotori, hanno dedicato ingenti risorse al progetto: UniMi ha contribuito con 340 milioni di euro alla costruzione del suo nuovo campus scientifico, Human Technopole ha totalizzato un investimento di 1,4 miliardi di euro, mentre la Fondazione Galeazzi Sant’Ambrogio ha realizzato 500 milioni di euro di investimenti nella costruzione e nelle attrezzature mediche del nuovo ospedale. Recentissimo, poi, l’accordo siglato tra Lendlease e Politecnico di Milano, finalizzato ad attrarre imprese e nuove start up che riterranno vantaggiosa la prossimità ai due importanti poli di ricerca. Questi investimenti iniziali sono stati fondamentali per sostenere l’afflusso di aziende tecnologiche e progetti di innovazione, attirando organizzazioni ad alta intensità di ricerca che guardano al lungo periodo, siano esse accademiche, aziendali o istituzionali.
Parimenti, l’entità dell’investimento privato effettuato da Lendlease è un indicatore chiave delle potenzialità del nuovo distretto dell’innovazione. Lendlease ha ottenuto il contratto di concessione per lo sviluppo e la gestione di MIND per i prossimi 99 anni. I diritti di sviluppo privato di Lendlease coprono circa la metà dell’area di MIND, per un valore finale di sviluppo stimato di circa 2,5 miliardi di euro, portando l’importo totale del capitale investito a 4,7 miliardi di euro inclusi gli investimenti pubblici.
Nel luglio 2021, questa società ha costituito una joint venture con il Canada Pension Plan Investment Board (CPP Investments) per investire in un fondo di investimento dedicato al settore immobiliare italiano. CPP Investments e Lendlease hanno concordato un investimento congiunto 50:50, pari a circa 400 milioni di euro di partecipazione nel Fondo per sviluppare e mantenere la proprietà di 150.000 mq dei 480.000 mq assegnati a Lendlease, il West Gate. Il valore totale dell’investimento per la realizzazione di nuovi spazi innovativi come laboratori, incubatori e spazi di coworking in questa prima fase di sviluppo ammonta a oltre 85 milioni di euro.
I forti investimenti dei principali tenant di MIND, AstraZeneca, Bio4Dreams, Rold, Illumina, dimostrano l’attrattiva che ha il distretto e la sua visione per creare un biotech hub all’avanguardia in Europa. E nei prossimi mesi si installeranno altri protagonisti della ricerca e della disseminazione scientifica e tecnologica quali Fadoi, Extend e Diesse.
La Federated Innovation e gli attori chiave del consorzio
Questi grandi investimenti sono messi al servizio di una logica nuova di innovazione che unisce le aziende nel distretto, spingendole a collaborare per diventare più competitive all’esterno. Ad oggi, Federated Innovation®@MIND comprende 38 imprese che lavorano insieme in un ambiente collaborativo per accelerare la capacità di innovazione. Il contributo annuo totale dei membri della Federated Innovation è di €1.900.000. Nello spirito di collaborazione che distingue il modello, UniMi ha coinvolto le aziende di Federated Innovation @MIND in tutte le applicazioni nelle scienze della vita presentate nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per un valore complessivo di circa 600 milioni di euro all’aprile 2022.
Nonostante non sia ancora pienamente operativa, MIND è già riuscita a stabilire nuove partnership, assicurarsi finanziamenti competitivi, canalizzare la conoscenza e gli investimenti per incubare e accelerare nuove aziende e nuovi progetti, in particolare nel settore delle scienze della vita. Una selezione delle iniziative più significative:
• Un team di innovazione che progetta attività di supporto all’ecosistema insieme alle aziende MIND e alle Ancore pubbliche del distretto.
• Partnership tra Lendlease e Politecnico di Milano (PoliMi) per ampliare l’ecosistema dell’innovazione (con Lendlease che contribuisce con 1 milione di euro).
• Berkeley SkyDeck Europe, il programma di accelerazione internazionale frutto della collaborazione tra Lendlease e Berkeley Skydeck della UC Berkeley, ha aperto una sede presso MIND. Regione Lombardia e Fondazione Cariplo sostengono l’iniziativa con 2,75 milioni di euro.
• Lendlease investe nell’ecosistema MIND, attraverso un investimento diretto nelle start-up Berkeley SkyDeck di 1,3 milioni di euro.
• Oltre 20 milioni di euro raccolti attraverso sovvenzioni competitive per progetti di infrastrutture R&S da sviluppare presso MIND, oltre ai finanziamenti del PNRR.
• Partnership con Milano&Partners per attrarre investimenti, talenti e supportare le start up.
• Partnership con E.ON per gestire la fornitura di energia in modo da raggiungere l’obiettivo zero-carbon di MIND.
MIND non è solo un luogo per l’incubazione e l’accelerazione di aziende innovative, è anche un luogo di sperimentazione di nuove forme di vita urbana. La nascita di un distretto internazionale specializzato nella salute, nella genomica e nell’informatica porterà alla formazione di un nuovo quartiere e di una nuova comunità che comprenderà medici, studenti universitari, ricercatori, studenti, personale amministrativo, utenti e abitanti; è un ecosistema unico per attivare sinergie tra formazione, ricerca e innovazione.
L’impatto economico, ambientale e sociale
La società PlusValue e il Politecnico di Milano sono stati incaricati da Lendlease di redigere la prima valutazione di impatto dello sviluppo del distretto con l’obiettivo di identificare i benefici economici, sociali, ambientali e innovativi, effettivi e attesi, generati dal progetto per i diversi stakeholder negli spazi in cui interagiscono. L’analisi di impatto è condotta su un sottoinsieme di MIND: Renaissance I (2024), una porzione di West Gate, e il MIND Village (2023), poiché rappresentano le prime aree sviluppate e gestite direttamente da Lendlease.
La valutazione finanziaria stima un Financial Rate of Return (FRR – tasso di rendimento finanziario) pari al 9,93% nello scenario standard e al 10,06% se si tiene conto dei costi di mantenimento dello scenario controfattuale. Un’analisi di sensitività, assumendo che tutti gli accantonamenti e le sopravvenienze siano reali riduzioni del cashflow, porta a un FRR rispettivamente pari a 8,77% e 8,90%.
La valutazione economica dimostra l’impatto positivo del progetto. L’Expected Rate of Return (ERR – tasso di rendimento atteso) è pari a 10,50% nello scenario standard (10,63% considerando lo scenario contro-fattuale e 10,53% quando si applica un fattore di conversione pari a 0,99 per la componente manodopera dei costi diretti). Infine, l’analisi di sensitività porta ad un ERR pari a 9,30% nello scenario standard (oppure 9,44% considerando lo scenario contro-fattuale).
A livello nazionale, i principali risultati mostrano un impatto complessivo sul prodotto nazionale di 877 milioni di euro (219 milioni di euro in media all’anno) e sul valore aggiunto totale di 347 milioni di euro (una percentuale del 39,6% rispetto al prodotto nazionale). L’impatto occupazionale è stimato essere l’equivalente di 3.564 e 6.090 posti di lavoro a tempo pieno, considerando rispettivamente solo i dipendenti o anche i lavoratori autonomi (891 e 1.523 in media all’anno).
A livello regionale, i principali risultati mostrano un impatto complessivo sul prodotto di 414 milioni di euro (138 milioni di euro all’anno) e un impatto sul valore aggiunto di 238 milioni di euro. Le stime dell’impatto totale sull’occupazione sono comprese tra 1.903 e 3.274 posti di lavoro a tempo pieno equivalenti (tra le 476 e le 819 unità di lavoro in media all’anno).
Un aspetto che differenzia MIND da gran parte dei distretti d’innovazione nel mondo è l’impegno a essere un quartiere carbon neutral, alimentato al 100% da energia rinnovabile. Nel nuovo distretto sarà consentita soltanto la mobilità elettrica e sostenibile, con spazi e trasporti che devono necessariamente rispondere agli imperativi della transizione ecologica, in linea con gli obiettivi ambientali del Green Deal europeo che mira a rendere la UE carbon neutral entro il 2050.
Altro obiettivo del progetto è rispettare gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), fissati dall’ONU. La crescita equa e inclusiva viene rispettata attraverso un efficiente programma, MIND Skills Academy, atto a sviluppare le competenze dei lavoratori edili e di altri lavoratori tecnici fornendo informazione professionale e opportunità di lavoro in cantieri e industrie collegate, in modo da consentire ai disoccupati e ai poco qualificati il miglioramento delle proprie capacità lavorative. La coesione comunitaria e il benessere sociale vengono messi in primo piano attraverso il coinvolgimento delle comunità territoriali che vivono accanto a quello che sarà il nuovo quartiere: l’interesse marcato è quello di avere un’area ben pianificata e facilmente accessibile, in coerenza col progetto di una città a 15 minuti, che presenti segnaletica cromatizzata e abbattimento di qualsivoglia barriera architettonica, in modo da aiutare persone con qualsiasi tipo di disabilità.