RISORSE UMANE

Quando un collaboratore è arrabbiato, triste o demoralizzato

Il modo giusto – e quello sbagliato – di reagire

Christina Bradley, Lindy Greer, Jeffrey Sanchez-Burks

Luglio 2024

Quando un collaboratore è arrabbiato, triste o demoralizzato

State passando vicino alla postazione di un vostro dipendente. Ha i gomiti appoggiati alla scrivania e la testa tra le mani. Trasuda stress. Dite qualcosa? Se sì, che cosa?

 

Farsi cautamente carico delle emozioni negative di chi lavora con noi è una capacità di leadership fondamentale ma difficile. Quando un collaboratore è arrabbiato, triste o abbattuto, sapere qual è la cosa giusta da dire – e che cosa, invece, evitare – può fare tutta la differenza per il benessere della persona, la qualità del rapporto con lei e la performance del team. Il nostro lavoro di ricerca sulle emozioni al lavoro e le nostre collaborazioni con una serie di organizzazioni globali (tra cui Exxon Mobil, General Motors, Oracle e PepsiCo) ci hanno permesso di identificare le modalità con cui i leader possono reagire alle emozioni altrui, così da essere di supporto per la salute dei lavoratori nonché per

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