RISORSE UMANE

Le 5 regole d’oro della leadership ai tempi dell’intelligenza artificiale

Massimo Begelle

Novembre 2025

Le 5 regole d’oro della leadership ai tempi dell’intelligenza artificiale

 

L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il mondo del lavoro a una velocità senza precedenti. Secondo una ricerca McKinsey, nel 2023 oltre la metà delle organizzazioni (55%) utilizzava già l’IA in almeno una funzione aziendale, mentre nel 2024 questa percentuale è salita al 78%. Tuttavia, se la tecnologia corre, molte aziende faticano ancora a tradurre le sue potenzialità in valore reale. Una ricerca Boston Consulting Group sottolinea che il 74% dei datori di lavoro trova difficile trasformare il potenziale dell’IA in benefici concreti per tutta l’organizzazione, e solo il 26% è riuscito a superare la fase di sperimentazione iniziale.

Questa difficoltà non è solo tecnica, ma soprattutto di leadership. In un panorama in continua evoluzione, i leader sono chiamati a sviluppare competenze nuove, capaci di integrare le potenzialità dell’IA senza perdere di vista il valore umano. L’IA, infatti, non è solo una questione di innovazione tecnologica: ridefinisce i ruoli, i processi e persino i valori che guidano la leadership stessa.

 

La nuova leadership: sintesi tra tecnologia e umanità

Secondo uno studio realizzato da Top Employers Institute, le aziende ottengono i maggiori benefici dall’IA quando riescono a preservare e valorizzare le competenze umane, generando al tempo stesso un impatto misurabile. La sfida, per chi guida le persone, è sia commerciale che culturale: si tratta di progettare un nuovo equilibrio tra progresso tecnologico e benessere delle persone.

Il rapporto individua cinque pilastri fondamentali per una leadership di successo nell’era dell’intelligenza artificiale:

 

  1. Fiducia nel digitale

Il primo passo per una leadership efficace nell’epoca dell’IA è sviluppare una solida fiducia nel digitale. Non significa essere esperti tecnici, ma saper integrare l’IA in modo responsabile, comprendendone potenzialità e limiti. È fondamentale conoscere cosa può (e non può) fare la tecnologia, valutarne rischi e opportunità, e capire come collegarla agli obiettivi umani.

La rapidità dell’innovazione rende questa competenza particolarmente sfidante: i nuovi strumenti si moltiplicano e le capacità richieste evolvono di continuo. Secondo Capgemini, solo il 16% dei dipendenti ritiene di ricevere un adeguato supporto per sviluppare competenze di IA generativa, e solo il 46% dei manager ha ricevuto una formazione formale sull’argomento.

Una ricerca sulle strutture dei consigli di amministrazione di oltre 600 aziende mostra che l'adozione dell'IA è molto più elevata quando i membri del consiglio di amministrazione sono esperti in materia.

I leader che non saranno in grado di raggiungere questo standard saranno impreparati all'entità delle sfide future.

 

  1. Progettazione incentrata sull’essere umano

L’IA può aumentare la produttività e l’efficienza, ma il vero salto di qualità si ha quando viene utilizzata per rafforzare le capacità umane, non per sostituirle. Una progettazione centrata sulla persona garantisce che la tecnologia sia al servizio del benessere individuale e collettivo, creando esperienze che aiutino le persone a prosperare.

I leader devono quindi agire come “architetti dell’engagement”, rimodellando i processi e le regole del lavoro in modo che la tecnologia supporti – e non eroda – il senso e il valore delle attività svolte dai collaboratori.

 

  1. Gestione etica

L’IA accelera e rende più coerente il processo decisionale, ma introduce anche nuovi rischi etici. Una leadership responsabile deve integrare trasparenza e accountability in ogni scelta, trasformando la tecnologia in un motore di fiducia.

In un contesto in cui le considerazioni etiche sono sempre più al centro dell’attenzione, i leader devono essere pronti ad assumersi la responsabilità delle decisioni automatizzate, spiegando chiaramente i criteri utilizzati e garantendo il rispetto dei valori aziendali. Questo approccio è cruciale non solo per i dipendenti attuali, ma anche per le nuove generazioni che entrano nel mondo del lavoro.

 

  1. Empatia applicata

L’IA migliora l’analisi e la comunicazione, ma non potrà mai sostituire il bisogno di connessione emotiva che le persone hanno verso i propri leader. Applicare l’empatia significa usare la tecnologia per comprendere meglio le esigenze dei collaboratori, senza perdere il tocco umano.

I leader del futuro dovranno eccellere nella comunicazione emotiva, spiegando come l’IA può aiutare a superare sfide e cogliere opportunità, e mostrando attenzione autentica al benessere delle persone. La vera leadership si manifesta non solo nelle decisioni, ma anche nel modo di comunicare: presenza, tono, rispetto e ascolto diventano ancora più importanti in un’epoca di automazione crescente.

 

  1. Consapevolezza dei sistemi

L’IA è in grado di processare enormi quantità di dati e generare insight rapidamente, ma non può sostituire la capacità umana di interpretare la complessità e il contesto. I leader consapevoli devono anticipare come le nuove tecnologie cambieranno sistemi, competenze e strutture organizzative, preparando le persone ad affrontare l’incertezza.

Solo chi comprende a fondo il funzionamento dei sistemi può guidare con successo attraverso le transizioni, bilanciando le potenzialità tecnologiche con la realtà vissuta dai collaboratori e ponendo le basi per un’innovazione sostenibile.

 

Un’opportunità per il futuro

L’intelligenza artificiale rappresenta una straordinaria opportunità per ripensare la leadership e ridefinire i confini tra tecnologia e umanità. I leader di oggi sono chiamati a stabilire il tono dell’integrazione dell’IA, modellando con il proprio esempio il cambiamento culturale e organizzativo. Figure come CHRO e Chief People Officer possono diventare pionieri di una leadership evoluta, capace di valorizzare le persone e generare valore duraturo.

Combinare intuizione umana e tecnologia intelligente è la strada migliore per garantire il successo delle organizzazioni, migliorando performance, innovazione e cultura aziendale. La vera sfida non è solo adottare l’IA, ma anche riuscire a farlo senza perdere ciò che ci rende umani.

 

Massimo Begelle, Regional Manager SEE & ME, Top Employers Institute.

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