GIOVANI & CARRIERE
Joel Schwartzberg
Marzo 2025
Ilka & Franz/Getty Images
Nei colloqui di lavoro ci sono alcune domande che si ripresentano continuamente. In cima alla lista: “Mi parli di lei”, “Perché vuole lavorare qui?” e “Quali sono i suoi maggiori punti di forza e di debolezza?”.
La domanda sui punti di forza e di debolezza può sembrare quella a cui è più facile rispondere per chi cerca lavoro, date le classiche risposte normalmente associate:
· I miei punti di forza? Creatività! Risoluzione dei problemi! Collaborazione!
· I miei punti di debolezza? Il perfezionismo! Lavoro troppo! Mi preoccupo troppo!
Sebbene queste risposte possano essere vere, possono anche risultare banali e poco originali, perfino schematiche. Questa reazione può essere pericolosa, perché il primo compito in un colloquio di lavoro è distinguersi e il secondo apparire onesti.
Di seguito troverete consigli ed esempi per affrontare questa domanda così popolare in modo da lasciare un’impressione positiva originale, autentica e significativa. È meglio preparare due risposte per ogni domanda, anche se probabilmente ne userete solo una.
COME DESCRIVERE I PROPRI PUNTI DI FORZA
Quando condividete i vostri punti di forza personali nel corso di un colloquio, la conversazione è ancora incentrata sulle loro esigenze e sulle vostre capacità; seguite quindi queste regole per assicurarvi che le vostre competenze non solo riescano a impressionare, ma siano anche rilevanti, distinte e comprovate.
1. Concentratevi su un punto di forza elencato nella job description.
Non c’è bisogno di indovinare quali siano le qualità da superstar che stanno cercando: è tutto lì, nero su bianco. Cercate gli attributi elencati nella sezione “qualifiche preferite” o “competenze richieste” della job description.
2. Riformulate il punto per rendere la vostra risposta il più specifica possibile.
Ecco alcuni esempi di punti di forza generici con le loro alternative più descrittive:
- Capacità di comunicazione → Capacità di parlare in pubblico e di fare una presentazione
- Capacità relazionali → Capacità di gestione di gruppo
- Competenze video → Capacità di produzione e montaggio video
3. Una volta scelto il vostro punto di forza, esercitatevi a esprimerlo in quattro parti.
- Il punto di forza in sé
- Un esempio di vita reale di quel punto di forza
- L’impatto di quel punto di forza
- Quanto vi piace sfruttare quel punto di forza
Cercate di incorporare la maggior parte o tutti questi elementi all’interno della vostra risposta, in modo da non limitarvi a dire solo una parola, ma di esprimere un concetto.
Una volta messo tutto insieme, dovrebbe suonare così:
Esempio di risposta n.1:
“So che molte persone hanno paura di parlare in pubblico, ma a me piace molto e spesso uso la mia esperienza di relatore per sostenere i progetti del team. Per esempio, la settimana scorsa ho presentato il nostro nuovo portale di assistenza clienti a un potenziale cliente, che si è iscritto immediatamente. Inoltre, mi dà molta soddisfazione aiutare i miei colleghi nelle loro presentazioni”.
Esempio di risposta n.2:
“Amo la gestione dei progetti, perché mi piace risolvere i problemi in modo organizzato e collaborativo. Ad esempio, di recente ho gestito la pianificazione, i test e il lancio di una nuova linea di prodotti, che ha rispettato i tempi e il budget. Mi piace aiutare i team a gestire tutte le parti in movimento e le molteplici scadenze di un grande progetto, in modo che possano concentrarsi sui loro risultati”.
Esempio di risposta n.3:
“Credo che il mio più grande punto di forza sia la gestione dei team. Mi piace molto lavorare in team e sfruttare le competenze e le prospettive uniche di ognuno su un progetto, divertendomi e mantenendo un equilibrio gestibile tra lavoro e vita privata. Uno dei miei momenti di maggiore orgoglio è stato vincere un premio per avere valorizzato il lavoro di un team all’inizio di quest’anno e, onestamente, mi piace molto fare la mia parte per aiutare tutti a lavorare al meglio”.
COME DESCRIVERE I PROPRI PUNTI DI DEBOLEZZA
La chiave per condividere i propri punti deboli in un colloquio è essere autentici, ma evitando di auto-sabotarsi. Un intervistatore potrebbe ricordare la debolezza che avete rivelato e rinfacciarvela, anche inconsciamente; quindi, dovete limitare e mitigare qualsiasi impressione potenzialmente dannosa.
Questi suggerimenti possono aiutarvi a rispondere in modo responsabile e protetto:
1. Immaginate la “debolezza” come una “sfida”, eventualmente sostituendo la parola “debolezza” con “sfida” nella vostra risposta.
In questo modo si elimina parte del sentimento nocivo evocato dal termine “debolezza” e le carenze sembrano più risolvibili, perché una debolezza implica una maggiore permanenza rispetto a una sfida.
2. Scegliete competenze facilmente correggibili attraverso la formazione o l’impegno.
Competenze lavorative come l’analisi dei dati, le capacità di presentazione o l’esperienza nel campo dei software sono tipicamente apprendibili, e gli intervistatori lo capiscono. Ma le sfide comportamentali come l’impazienza, la disorganizzazione o l’insicurezza possono sembrare difetti della personalità più difficili da superare o modificare.
3. Evitate i luoghi comuni.
Evitate esempi troppo banali come “perfezionismo” e “maniaco del lavoro”, così come debolezze che sono solo punti di forza mascherati (“A volte lavoro troppo, ricerco troppo, considero troppe idee”).
4. Scegliete una sfida che non sia fondamentale per le responsabilità del lavoro.
Mentre i vostri punti di forza devono corrispondere alle competenze evidenziate nella descrizione del lavoro, le vostre sfide devono essere lontane da tali competenze. In poche parole, evitate accuratamente di apparire deboli là dove il lavoro richiede che siate forti.
5. Una volta scelta la sfida, esercitatevi a esprimerla in tre parti.
- La debolezza in quanto tale
- Le conseguenze di minor conto di tale debolezza
- Il vostro desiderio di affrontare quel punto di debolezza
Come per il punto di forza, cercate di incorporare tutti questi elementi nella vostra risposta, ma questa volta mantenetela breve, semplice e sobria, in modo da concentrarvi sul superamento della sfida più che sulla sfida stessa.
Una volta messa insieme, la risposta dovrebbe suonare così:
Esempio di risposta n.1:
“Una delle mie sfide è la mancanza di esperienza professionale con strumenti di presentazione come PowerPoint e Canva. In passato, ho chiesto a specialisti di progettare questi materiali per me, ma non sempre conoscono i contenuti quanto me. Quindi, uno dei miei obiettivi di quest’anno è imparare queste applicazioni per creare le mie presentazioni e migliorare continuamente questa abilità”.
Esempio di risposta n.2:
“Una delle mie sfide è correggere efficacemente il mio lavoro, soprattutto in un ambiente frenetico. Ci metto un po’ di più, ma spesso non c’è abbastanza tempo e non voglio lasciare che gli errori passino oltre. Una delle mie soluzioni è stata quella di affidarmi ad altri scrittori e redattori dello staff per rivedere il mio lavoro, ma sto anche cercando di frequentare dei corsi di scrittura che mi aiutino a migliorare le mie capacità di editing per essere più produttiva ed efficiente”.
Esempio di risposta n.3:
“Una delle mie sfide è imparare nuove tecnologie sul posto di lavoro, come le piattaforme di archiviazione cloud, gli strumenti di database e i sistemi di gestione dei contenuti. Mi ci vuole più tempo per imparare strumenti tecnologici complicati. Ma una volta appresi, mi piace usarli e aiutare i nuovi colleghi ad impararli. Apprezzo molto quando un’azienda offre corsi e risorse per aiutare le persone a prendere confidenza con gli strumenti”.
ESEMPI DI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA
Ecco un rapido riepilogo degli esempi discussi in precedenza, oltre ad alcuni altri tra cui scegliere:
Punti di forza
- Parlare in pubblico ed effettuare presentazioni
- Gestione dei gruppi
- Produzione e montaggio di video
- Gestione di progetti
- Correzione di bozze
- Gestione di database
- Attenzione ai dettagli
- Assunzione di responsabilità
- Brainstorming
- Progettazione grafica
Punti di debolezza
Promemoria: non scegliete un punto debole collegato a un’abilità lavorativa necessaria.
- Non avere familiarità con alcuni software
- Necessità di maggior esperienza nell’analisi dei dati, nelle previsioni finanziarie, ecc.
- Paura di parlare in pubblico
- Sentirsi a disagio nel dare feedback sullo sviluppo
- Bisogno di più tempo per imparare nuovi sistemi
- Chiedere aiuto
- Gestione del tempo
- Definizione degli obiettivi
- Facilitazione delle riunioni
- Delegare
ALLA FINE DELLA GIORNATA (o almeno del colloquio), ciò che i reclutatori, i potenziali colleghi e i supervisori che avete incontrato vogliono sapere non sono solo i vostri maggiori punti di forza e di debolezza. Vogliono sapere che tipo di persona siete e come potete contribuire all’attività. “Quali sono i vostri punti di forza e di debolezza?” corrisponde a “Siete il tipo di persona in grado di migliorare il team e il suo lavoro, di essere onesti sulle vostre capacità e di sfruttare le opportunità per migliorare e crescere?”.
Mentre vi esercitate a rispondere sui vostri punti di forza e di debolezza, ricordate questi fattori influenti, in modo che i vostri intervistatori vi vedano non solo come la somma delle vostre capacità, ma come una persona di cui si possono fidare, sia durante il colloquio sia dopo.
Joel Schwartzberg supervisiona i processi e le politiche di comunicazione di un’importante organizzazione non profit. È un coach professionale, autore di Get to the Point! Sharpen Your Message and Make Your Words Matter e di The Language of Leadership: How to Engage and Inspire Your Team.