ESPERIENZE

La bussola interiore: trovare la direzione in un mondo senza certezze

Eleonora Ventura

Febbraio 2025

La bussola interiore: trovare la direzione in un mondo senza certezze

Di fronte all’incertezza, dove guardi per orientarti? È una domanda semplice, ma per molti giovani oggi è una delle più difficili da affrontare. Viviamo in un’epoca in cui il futuro appare sfocato, il presente opprimente e il confronto con gli altri sempre più spietato, alimentato da vetrine che mettono in mostra vite apparentemente perfette e successi irraggiungibili.

Conosco quella sensazione. A un certo punto, mi sono trovata paralizzata dalla paura: paura di rimanere indietro, di non essere all’altezza, di non avere un futuro da scrivere. Cercavo di compiacere, di apparire impeccabile, inseguendo un ideale che pareva tanto concreto quanto sfuggente. Mi dicevo: “Forse gli altri ce l’hanno fatta, sono migliori, realizzati, perfetti”. Mi sbagliavo. Ma capirlo mi è costato fatica.

Ero come il capitano Jack Sparrow con la sua bussola magica, che punta sempre verso ciò che desidera di più chi la tiene in mano, ma che lui stesso fatica a interpretare. In quel momento, mi sarebbe sembrato più semplice passarla a qualcun altro, lasciare che fossero gli altri a decidere per me.

Ma quella bussola apparteneva a me, e nessuno avrebbe potuto decifrarla al mio posto.

 

Una generazione alla ricerca di una rotta

La mia esperienza non è unica. Molti giovani vivono lo stesso spaesamento: una vita incerta, una società che li spinge a rincorrere obiettivi ambiziosi, e la tentazione di scegliere il percorso più comodo, quello visibile e sicuro, “per il momento”. Questa temporaneità può essere rassicurante, ma spesso nasconde un’ansia più profonda: il timore di non avere un vero scopo.

È un ciclo che si ripete. Si cerca di smussare ogni imperfezione, ma nel farlo ci si allontana da ciò che rende unici e autentici. Il confronto vero, quello che richiede vulnerabilità e presenza, diventa un rischio che pochi si sentono pronti a correre.

Ma ecco il paradosso: è proprio attraverso quella fragilità che si trova la forza.

 

Inizia da te stesso

La svolta, per me, è arrivata quando ho iniziato a farmi domande diverse: Chi sono? Cosa voglio davvero? Quali sono le esperienze che mi hanno fatto sentire viva e significativa?

Non avevo subito le risposte, e va bene così. La forza non sta nel conoscere ogni dettaglio del proprio futuro, ma nell’avere il coraggio di esplorare. Ho imparato che l’ansia, quella voce pressante che cerca di dirigere ogni nostra azione, può essere un segnale prezioso. Non va messa a tacere, ma ascoltata. Spesso protegge qualcosa di profondo: una paura, un valore, un desiderio inespresso.

 

Lavorare guardandosi dentro

Oggi, come psicologa del lavoro e collaboratrice di Hermes Consulting, ho il privilegio di aiutare altri giovani a intraprendere questo viaggio. Nei nostri percorsi nelle scuole e università, non diamo risposte preconfezionate. Non promettiamo certezze. Offriamo invece uno spazio dove i ragazzi possono mettere da parte le maschere, verbalizzare le loro paure e scoprire che non sono soli.

Attraverso attività di introspezione, li aiutiamo a ripercorrere la loro storia personale, a riconoscere i momenti di forza e capire quali valori li hanno guidati, spesso senza che se ne rendessero conto. È un processo che li porta a connettersi con il loro “fuoco interiore”, quel senso di scopo che, una volta trovato, diventa impossibile ignorare.

 

Il futuro si costruisce insieme

C’è un messaggio che voglio lasciare a chi legge: il mondo ha bisogno di voi, della vostra autenticità, delle vostre fragilità trasformate in forza. Le vostre scelte non sono irrilevanti. Sono mattoni che contribuiscono a costruire il futuro, non solo per voi stessi, ma per la società.

Guardarsi dentro non è un atto egoistico. È il primo passo per orientarsi in un mondo complesso e pieno di sfide. E, mentre vi muovete verso il futuro, ricordate che non siete soli. La fragilità, spesso vista come debolezza, è ciò che ci rende umani. Ed è proprio nella condivisione di quella fragilità che possiamo costruire un “noi” autentico.

Lasciate che la vostra bussola interiore vi guidi. Non abbiate paura di perdervi, perché ogni deviazione è un’opportunità per scoprire chi siete davvero.

 

Eleonora Ventura è Client Manager di Hermes Consulting. www.hermesconsulting.it

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