FINANZA D’IMPRESA
Fausto Laterza
Gennaio 2025
IL 2025 SARÀ UN ANNO CRUCIALE nel settore della moda. L’industria fashion si troverà ad affrontare sfide senza precedenti con conseguenze sociali ed economiche che ne modificheranno lo status. Il settore dovrà fare i conti con un persistente contesto macroeconomico non favorevole in cui si dovrà fare affidamento con l’avanzamento delle tecnologie digitali e in particolare l’IA, la sostenibilità e l’attenzione alla filiera produttiva. In questo contesto il ruolo del Chief Financial Officer (CFO) diventa cruciale nello sviluppo delle aziende del settore. Oltre alla gestione della solidità finanziaria, dovrà essere la bussola nel guidare l’azienda verso il miglioramento delle performance e la sopravvivenza in un mercato in continua evoluzione. Ispirazione dei team, ottimizzazione dei processi aziendali, integrazione delle tecnologie emergenti e metodologie innovative sono alcune delle sfide future del CFO che possono influenzare dall’interno il business della moda.
L’EVOLUZIONE DEL CFO NEL MONDO DELLA MODA
L’accezione più comune, ed in alcuni casi, ancora attuale, del CFO è quella di responsabile di contabilità e reporting. Questo era vero fino a qualche anno fa. Oggi il ruolo del direttore finanziario è completamente cambiato. Un approccio più moderno del ruolo richiede un approccio più strategico, più orientato alle operations e meno all’accounting.
Le diverse complicazioni del mercato degli anni recenti e la crescente necessità di innovazione hanno difatti evoluto la figura del direttore finanziario, il quale non è più un garante dei conti ma un partner fondamentale nelle decisioni strategiche delle aziende fashion. L’automatizzazione, la digitalizzazione e l’integrazione con l’Intelligenza artificiale nei processi hanno trasformato il ruolo evolvendolo in una figura di equilibrio tra le skills finanziarie e la visione strategica e creativa.
Il CFO capace di attrarre su di sé questo tipo di skills è diventato, quindi, una figura molto appetibile per le aziende di moda che sono, sempre più frequentemente, alla ricerca di leader che siano in grado di navigare in modo finanziario, creativo, sostenibile e soprattutto ispirando il team. Un’interessante visione sul settore è contenuta nel report “The State of Fashion 2025” della rivista Business of Fashion (BoF). Tale report, infatti, evidenzia come l’industria della moda sarà chiamata a rispondere non solo alle incertezze economiche ma anche alle preferenze dei clienti sempre più orientati al valore e alle sfide climatiche.
LE MAGGIORI SFIDE DEL CFO NEL 2025 IN UN SETTORE IN RAPIDA TRASFORMAZIONE
Se ne parla da almeno un ventennio ma, negli ultimi anni, soprattutto per il settore della moda, la sostenibilità è diventata il principale pilastro delle aziende della moda. Sia la stampa specializzata che, soprattutto, le scelte dei consumatori hanno orientato i propri acquisti verso i brand green. Il compito del CFO è quello di integrare le discussioni inerenti alla sostenibilità nelle decisioni strategiche. Non è solo un valore etico ma anche una leva strategica per il successo dei brand e delle loro performance aziendali. A livello europeo sono in atto una serie di iniziative per certificare le aziende fashion green. Ne sono alcuni esempi, la direttiva green claims che impatterà sull’acquisto di macchinari, il passaporto digitale previsto per il ‘28-29 sulla certificazione dei prodotti, l’obbligo dal 1° gennaio 2025 per le aziende sopra i 250 addetti di dotarsi di bilancio di sostenibilità ed infine, la direttiva EUDR, che dal 31 dicembre 2025 imporrà l’obbligo della tracciabilità della filiera produttiva. È evidente, in questo contesto, che il ruolo del Chief Financial Officer non è importante ma addirittura fondamentale per guidare il management verso lidi sostenibili, ma anche nelle opportunità di profitto legate ai temi della sostenibilità.
I dati sono sempre più importanti nelle scelte strategiche aziendali. Negli ultimi anni i CEO di successo sono quelli che hanno saputo sfruttare la “data – driven Strategy” ed hanno affidato i principali insight aziendali ai CFO e ai loro team. In questo contesto l’evoluzione del ruolo prevede una conoscenza esperta dell’analisi dei dati e dell’uso di tecnologie emergenti. L’IA è diventata uno dei “key pillar” per navigare l’incertezza economica; grazie ad essa, infatti, si può ottimizzare la gestione dell’Inventory, migliorare i demand planning e di conseguenza orientare le scelte del management. L’impatto dell’IA sulla catena dell’approvvigionamento è notevole. Con modelli ad hoc si è in grado, sulla scorta di dati storici, di prendere decisioni informate su come gestire lo stock e, di conseguenza, su come preservare cash flow, ridurre i costi e aumentare i profitti. In tutto ciò riveste notevole importanza avere un CFO moderno che sappia cogliere le sfide dell’intelligenza artificiale.
È in corso una vera e propria rivoluzione nell’evoluzione delle catene di approvvigionamento. La sempre maggiore incertezza economica pone sfide importanti nella gestione dei costi della supply chain. È compito del CFO evolvere la propria visione dei flussi di cassa, guidando il management nell’adottare azioni di saving interni ed esterni e questo tocca anche la gestione della filiera. Garantire una certa agilità aziendale capace di affrontare imprevisti e fluttuazioni nei mercati globali diventa prioritario. Non solo. L’industria della moda, com’è noto, è estremamente volatile e, per questo, il responsabile finanziario deve utilizzare strumenti analitici avanzati per anticipare le tendenze aiutando l’azienda a rimanere solida sul mercato. La resilienza dell’azienda a un contesto macroeconomico instabile diventa quindi una chiave di successo per pianificare il futuro senza dover ricorrere a dolorosi “restructuring” aziendali. Qui entra in gioco il ruolo del direttore finanziario moderno. Visione, gestione e previsione sono le parole chiavi per una strategia vincente.
FASHION SKILLS: QUALI COMPETENZE PER IL CFO NEL 2025?
La letteratura e gli insight che trattano le competenze chiave del direttore finanziario si sprecano ovunque. Basterebbe sfogliare LinkedIn o i principali siti delle librerie di management per imbattersi facilmente in molteplici infografiche con le “key skills” di un responsabile finanziario. Tuttavia, oltre tutto quello che si può raccontare e leggere, un moderno direttore finanziario deve possedere un range di competenze che va ben oltre le abilità contabili e di reporting. Si parla sempre più di “soft and digital skills”. Di seguito alcune competenze core che un CFO non può non aver acquisito.
Leadership e team inspiring: la gestione di un team è un tema molto complesso. Il settore della moda, nell’attuale contesto, ha bisogno di un riferimento che riesca non solo a lavorare a stretto contatto con tutti i principali stakeholder: IT, produzione, marketing, operations, sostenibilità, acquisti, ma anche riuscire ad ispirarne il raggiungimento di obiettivi comuni. Tutto passa dal creare un clima di fiducia. In un contesto, come quello della moda, molto turbolento, questa capacità diventa fondamentale. La fiducia porta alla collaborazione ma soprattutto all’innovazione. Bisogna motivare il proprio team, ma anche i diversi team con cui si interagisce quotidianamente, facendoli crescere e facendo adattare loro lo stile alle sfide. Queste ultime, però, richiedono una visione chiara e condivisa. Recentemente in un forum a Milano, Simon Sinek, guru della comunicazione aziendale, ha sottolineato come il vero leader deve ispirare non solo con una chiara strategia ma anche con un “perché”, un “purpose” che sia comunemente condiviso e che porti a un obiettivo comune. La nuova competenza richiesta al CFO è quella di spiegare il “perché” delle decisioni aziendali, stimolarne l’engagement e traghettare il team verso una crescita professionale che sia in linea con il contesto esterno all’azienda. Diventa fondamentale quindi mettere il team al centro del progetto aziendale.
Conoscenza dei processi: per il CFO moderno non è ammissibile gestire le risorse finanziarie senza conoscerne i processi che ne sono alla base. Nel mondo della moda, più che in altri settori, è importante conoscere il ciclo di vita del prodotto sin dalla fase di design e di sviluppo prodotto, fino a quello di industrializzazione, produzione e spedizione del prodotto in store. Nel mezzo ritorna il tema della gestione della filiera della supply chain. Il CFO è il garante e la bussola per decidere le allocazioni produttive in base ai costi interni ed esterni. Tutto questo è una “key skill” importante nell’ambito della moda in quanto impatterebbe su pianificazione, costi di produzione, vendite, strategie di pricing e non per ultimo margine di profitto. La conoscenza dei processi è fondamentale anche per la creazione di KPI legati, per esempio, al ritorno degli investimenti in una determinata categoria. Non importa se di pelletteria o di abbigliamento purché basata su una strategia informata e, aggiungeremmo, guidata dal direttore finanziario.
Utilizzo delle tecnologie di business intelligence: un aspetto fondamentale in chiave moderna del direttore finanziario è quello del padroneggiare la business intelligence. Nel contesto odierno e con le sfide del settore della moda del 2025, è sempre più importante raccogliere, analizzare e interpretare dati complessi. Non solo. La velocità con cui si evolve il mercato è tale per cui diventa vitale monitorare, quasi in tempo reale, performance, profitto, flussi di cassa e in generale tutte le metriche fondamentali per consentire agli stakeholder di prendere decisioni informate. Questo consente non solo di ottimizzare i processi aziendali ma anche di essere pronti a rispondere alle sfide di competitività e reattività richieste dal mercato.
ESSERE UN CFO NEL 2025: VISION, STRATEGIA E FLESSIBILITÀ
Alla luce delle considerazioni esposte, è facile affermare che il CFO nel 2025 si configura come un leader strategico nella navigazione delle aziende della moda in un mercato incerto ma sicuramente fertile per sviluppare l’innovazione. Il futuro del settore richiederà visione, strategia, adattabilità e soprattutto l’abilità del direttore finanziario nell’integrare le nuove tecnologie nei processi decisionali. Come più volte affermato nella stampa di settore, solo le aziende che risponderanno con agilità e innovazione alle sfide economiche prospereranno. Infine, parafrasando uno dei leader più illuminati della storia dell’industria mondiale, Steve Jobs, è ancora attuale affermare che "Il lavoro che stiamo facendo è una frazione del futuro che stiamo creando. Se non siamo abbastanza coraggiosi da perseguire ciò che veramente conta, rimarremo confinati nell’ordinario." Questo richiamo all’innovazione è il cuore della leadership nel mondo della moda, e il Chief Financial Officer del futuro dovrà essere pronto a guidare l’azienda, con la sua mano “invisibile” ma fondamentale, verso un futuro sostenibile, innovativo e prospero.
Fausto Laterza, Finance Director, Supply Chain & Product presso Burberry, con la responsabilità delle divisioni Leather Goods, Shoes e Outerwear. Vanta un solido background professionale maturato in aziende leader come Burberry e Gucci, dove ha ricoperto ruoli di rilievo nel Finance, con particolare focus sull’Industrial Controlling, e nel gruppo FCA, in ambito Manufacturing Controlling per il settore automotive.