ECONOMIA & SOCIETÀ

Operare nelle nuove dinamiche del commercio globale

Christoph Schweizer

Gennaio 2025

Operare nelle nuove dinamiche del commercio globale

Weiming – Adobe Stock

IL PANORAMA DEL COMMERCIO GLOBALE, un tempo definito da un’ambiziosa agenda di libero scambio, è ora plasmato dalla geopolitica, dai mutevoli schemi di alleanze e dalle ambizioni nazionali di sicurezza economica, ovvero la capacità di sviluppare l’economia di un Paese riducendo al minimo i rischi.

Secondo il nostro rapporto annuale sul commercio, l’interscambio globale dovrebbe crescere del 2,9% all’anno nel prossimo decennio, ma le rotte e le relazioni commerciali si riallineeranno radicalmente. Dei cambiamenti importanti nella politica commerciale degli Stati Uniti, in base a quanto annunciato dall’amministrazione entrante, potrebbero aumentare l’entità di questi spostamenti.

L’ascesa del Sud globale. Le nazioni dell’Africa, dell’America Latina e di alcune parti dell’Asia – il Sud globale – commerceranno sempre più tra loro, oltre che con il Nord globale. Questo creerà nuove rotte commerciali dinamiche e aiuterà questi mercati a passare dall’esportazione di risorse naturali all’esportazione di prodotti manifatturieri.

Il perno della Cina. Mentre il commercio con l’Occidente è destinato a diminuire, la Cina sta rafforzando i suoi legami con il Sud globale, in particolare con i membri dell’alleanza allargata BRICS+ e con l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN).

Crescita del Sud-Est asiatico. I Paesi dell’ASEAN stanno diventando snodi cruciali per le catene del valore industriale, soprattutto in settori come l’elettronica e la manifattura leggera. Le aziende che adottano strategie China+ trovano le sedi ASEAN essenziali per mitigare i rischi e mantenere catene di approvvigionamento competitive.

L’intensificazione del commercio dell’India. L’India sta emergendo come motore fondamentale della crescita del commercio globale, grazie alle favorevoli politiche industriali e commerciali del Governo, all’ampia forza lavoro a basso costo e al rapido miglioramento delle infrastrutture.

L’UE punta sulla competitività. Di fronte alle preoccupazioni per i prezzi dell’energia e alle tensioni geopolitiche, l’UE sta rafforzando i legami commerciali con gli Stati Uniti, l’India e i principali mercati emergenti dell’America Latina e dell’Africa. I recenti sforzi dell’UE per sostenere la transizione verso l’energia verde e la produzione nearshore in Nord Africa esemplificano la sua strategia commerciale in evoluzione.

Una roccaforte in Nord America. L’allontanamento degli Stati Uniti dalla Cina ha innescato fenomeni di reshoring, nearshoring e altri spostamenti. Queste tendenze, unite all’accesso preferenziale al mercato fornito dall’accordo Stati Uniti-Messico-Canada (USMCA), hanno rafforzato il blocco commerciale nordamericano. Tuttavia, i potenziali cambiamenti nella politica degli Stati Uniti, tra cui l’imminente rinegoziazione dell’USMCA e le potenziali tariffe e misure di ritorsione, possono alterare significativamente sia l’entità che la direzione di questa tendenza.

Non viviamo più in un mondo di libero mercato e libero scambio, ma piuttosto in un mondo sempre più multipolare, con potenze regionali in ascesa e alleanze mutevoli.

In qualità di leader d’impresa, è fondamentale comprendere il punto di partenza per effettuare mosse senza rimpianti.

  • Se siete un produttore globale, valutate la diversificazione, il nearshoring e altre strategie per rendere la vostra catena di fornitura più resistente.
  • Anche se non prevedete di cambiare la vostra catena di fornitura, cercate di capire il vero costo di sbarco dei prodotti fabbricati, comprese tutte le spese al di là dei costi di produzione, e l’esposizione della vostra catena di fornitura al rischio geopolitico per valutare le pressioni su costi e prezzi.
  • Se non siete produttori, dovete comunque prestare attenzione a queste dinamiche, perché possono avere effetti significativi di secondo e terz’ordine, comprese le fasi a monte e a valle delle catene del valore di beni e servizi.

Il commercio globale è in fase di transizione. Anticipando e adattandosi alle forze geopolitiche emergenti, le aziende possono trovare nuove fonti di vantaggio competitivo.

 

Christoph Schweizer è Amministratore delegato Boston Consulting Group.

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