INTELLIGENZA ARTIFICIALE
di Ozge Demirci, Jonas Hannane e Xinrong Zhu
Dicembre 2024
David Malan/Getty Images
ALL’INIZIO DEGLI ANNI 2000, quando Amazon introdusse i suoi robot Kiva per automatizzare le operazioni di magazzino, i dipendenti temevano per il loro posto di lavoro, dato che le macchine cominciavano ad assumere compiti precedentemente svolti dagli esseri umani. Oggi, i progressi di GenIA e dell’elaborazione del linguaggio naturale, come ChatGPT, stanno trasformando molti settori e sollevano preoccupazioni simili. Tuttavia, a differenza delle tecnologie di automazione del passato, GenIA ha il potenziale unico di avere un impatto su tutti i settori lavorativi, soprattutto per la sua capacità fondamentale di migliorare le proprie capacità nel tempo, il che promette di influenzare la forza lavoro in modi che vanno oltre la semplice sostituzione del lavoro.
In una nuova ricerca, in uscita su Management Science, esploriamo l’impatto che l’IA ha già avuto sul mercato del lavoro esaminando le tendenze della domanda di freelance online. I nostri risultati mostrano che si è verificata una significativa sostituzione di posti di lavoro a breve termine dopo l’introduzione di questi strumenti e che i lavori inclini all’automazione, come la scrittura e la codifica, sono stati i più colpiti da ChatGPT. La nostra ricerca esamina anche come sono cambiati la concorrenza, i requisiti di lavoro e la disponibilità a pagare dei datori di lavoro, per capire meglio come si sta evolvendo il mercato del lavoro online con l’ascesa di GenIA. Sebbene sia ancora nelle fasi iniziali, il suo impatto sui mercati del lavoro online sta già diventando percepibile, suggerendo potenziali cambiamenti nelle dinamiche del mercato del lavoro a lungo termine che potrebbero portare sia sfide che opportunità.
L’impatto di GenIA sui mercati del lavoro online
L’effetto di sostituzione del lavoro
Per condurre il nostro studio, abbiamo analizzato 1,4 milioni di annunci di lavoro provenienti da una delle principali piattaforme di freelance online a livello globale dal luglio 2021 al luglio 2023. Queste piattaforme rappresentano un buon contesto per esaminare le tendenze emergenti, grazie alla natura digitale, orientata alle mansioni e flessibile del lavoro su queste piattaforme. La nostra analisi si concentra sull’introduzione di due tipi di strumenti di GenIA: ChatGPT e IA generatrici di immagini. In particolare, vogliamo capire se l’introduzione e la diffusione di questi strumenti abbia diminuito la domanda di lavoro su questa piattaforma e, in caso affermativo, quali tipi di lavoro e di competenze siano stati colpiti maggiormente e in che misura.
Utilizzando un algoritmo di apprendimento automatico, abbiamo innanzitutto raggruppato gli annunci di lavoro in diverse categorie in base alle loro descrizioni dettagliate. Queste categorie sono state poi classificate in tre tipi: lavori ad alta intensità manuale (es. gestione di dati e uffici, servizi video e servizi audio), lavori inclini all’automazione (es. scrittura, sviluppo di software, app e web, ingegneria) e lavori che generano immagini (es. progettazione grafica e modellazione 3D). Abbiamo quindi esaminato l’impatto che l’introduzione di strumenti di GenIA ha avuto sulla domanda di questi diversi tipi di lavoro.
Abbiamo riscontrato che l’introduzione di ChatGPT e degli strumenti di generazione di immagini ha portato a una diminuzione quasi immediata dei posti di lavoro per i gig worker online in tutti i tipi di lavoro, ma in particolare per quelli a rischio di automazione. Dopo l’introduzione di ChatGPT, si è registrata una diminuzione del 21% del numero di post settimanali nei lavori soggetti ad automazione rispetto ai lavori ad alta intensità manuale. I lavori di scrittura sono stati i più colpiti (-0,37%), seguiti da sviluppo software, app e web (-20,62%) e da ingegneria (-10,42%).
Un calo di simile entità è stato osservato dopo l’introduzione di noti strumenti di IA per la generazione di immagini (tra cui Midjourney, Stable Diffusion e DALL-E 2). Nell’arco di un anno dall’introduzione degli strumenti di IA per la generazione di immagini, la domanda di freelance per la progettazione grafica e la modellazione 3D è diminuita del 17,01%.
Inoltre, abbiamo notato che nel tempo non ci sono stati segni di ripresa della domanda, rivelando una tendenza crescente alla sostituzione del lavoro. Abbiamo confrontato questo impatto sia con le tipiche fluttuazioni stagionali della domanda sulla piattaforma di lavoro, sia con gli effetti dell’automazione sui mercati del lavoro tradizionali. L’impatto prodotto dagli strumenti di GenIA è stato significativamente più consistente. Confrontando i risultati dell’intelligenza artificiale con l’automazione robotica, ad esempio, i ricercatori hanno scoperto che un aumento di 20 punti percentuali nell’adozione di robot nel settore manifatturiero francese ha portato a un calo dell’occupazione solo del 3,2%.
Aumento della concorrenza con gli esseri umani e gli strumenti
Questo calo della domanda ha portato anche a un’intensificazione della concorrenza nei lavori a rischio di automazione. Il numero medio di offerte per ogni annuncio di lavoro presentato dai freelance per ottenere l’incarico nei lavori a rischio di automazione è aumentato dell’8,57% dopo l’introduzione di ChatGPT. Questo risultato suggerisce che i freelance con determinate competenze possono trovarsi ad affrontare una maggiore concorrenza per lavori limitati. A causa della già agguerrita concorrenza per i posti di lavoro nei mercati del lavoro online, la crescente sostituibilità, per i datori di lavoro, tra i lavori dei freelance e GenIA può portare a un ulteriore calo delle opportunità di lavoro nel breve termine.
La diminuzione della domanda è in linea con l’aumento della consapevolezza degli strumenti di GenIA e dell’interesse a utilizzarli. Nel nostro studio abbiamo esaminato anche le tendenze relative alla domanda di lavoro e al volume di ricerca su Google. Dopo l’introduzione di ChatGPT, abbiamo esaminato l’indice medio del volume di ricerca su Google (SVI) per le diverse categorie di lavoro e abbiamo scoperto che i settori inclini all’automazione, come la scrittura e l’ingegneria, hanno mostrato il maggiore interesse di ricerca, mentre le mansioni ad alta intensità manuale, come i servizi audio e video, non hanno registrato alcun aumento del volume di ricerca. Nel complesso, abbiamo riscontrato una correlazione negativa tra l’indice del volume di ricerca di Google (SVI) e il numero di posti di lavoro pubblicati in diverse tipologie, il che significa che più alto è il volume di ricerca, più è probabile che quel settore sia stato influenzato da GenIA. Ciò suggerisce che i settori con una maggiore consapevolezza del potenziale di GenIA subiscono un calo maggiore.
Cambiamenti nelle dinamiche del mercato del lavoro
Oltre alla sostituzione dei posti di lavoro, abbiamo esaminato anche altri fattori di domanda, come la complessità del lavoro e quanto i datori di lavoro sono disposti a pagare i lavoratori. Abbiamo misurato la complessità in base al numero di competenze richieste per ogni posto di lavoro e abbiamo scoperto che è aumentata del 2,18% per i lavori inclini all’automazione rispetto a quelli ad alta intensità manuale dopo ChatGPT. Anche la disponibilità dei datori di lavoro a pagare per questi lavori a rischio di automazione è aumentata del 5,71%. Questi risultati suggeriscono che, dopo il lancio di ChatGPT, le mansioni soggette ad automazione sono diventate leggermente più complesse, richiedendo una gamma più ampia di competenze, e che i datori di lavoro sono disposti a pagare di più per queste mansioni.
È interessante notare che anche le offerte di lavoro che includono “ChatGPT” tra le competenze richieste hanno registrato un aumento. Nel periodo successivo all’introduzione di ChatGPT, abbiamo trovato 903 annunci di lavoro che riportavano ChatGPT tra le competenze richieste. Inoltre, oltre l’88% di questi posti di lavoro rientra in categorie soggette all’automazione, con la maggioranza (82%) specificamente legata allo sviluppo di software, app e web. Il numero di annunci di lavoro che richiedono competenze “ChatGPT” è cresciuto costantemente, con un aumento medio di 0,68 annunci a settimana dalla sua introduzione.
Questi risultati suggeriscono che la capacità di integrare gli strumenti di IA nel lavoro sta diventando sempre più apprezzata e i lavoratori stanno probabilmente aggiornando i loro set di competenze per includere capacità di GenIA. Questo cambiamento sottolinea che la riqualificazione non solo è in corso, ma sta diventando una risposta essenziale all’evoluzione del mercato del lavoro guidata dai progressi dell’intelligenza artificiale.
Come le aziende possono navigare in questo nuovo scenario
L’impatto a breve termine dell’IA su ruoli specifici, in particolare quelli suscettibili di automazione, è stato rapido e inevitabile. Rispetto alle tecnologie di automazione tradizionali, la velocità e la portata dell’effetto di GenIA sono senza precedenti. I lavori a rischio di automazione, come la scrittura e la codifica, hanno registrato un calo significativo della domanda, mentre sono emersi nuovi tipi di lavoro che richiedono competenze legate all’IA.
Il rapido avanzamento delle tecnologie di intelligenza artificiale presenta sia opportunità che sfide per le aziende, in particolare per quanto riguarda la gestione della forza lavoro. La nostra ricerca dimostra che, sebbene alcune sostituzioni di posti di lavoro siano inevitabili, le aziende hanno un ruolo fondamentale nel definire le modalità di integrazione dell’IA nelle loro attività. Di seguito, illustriamo le principali implicazioni per i manager e le organizzazioni, al fine di gestire questo cambiamento in modo efficace.
L’approccio è importante
Una comunicazione proattiva e trasparente con i dipendenti sul potenziale dell’IA di rimodellare il mercato del lavoro è essenziale. Anche se si verificherà una certa sostituzione di posti di lavoro, la trasparenza sulla natura di questi cambiamenti può aiutare a mitigare l’incertezza e a promuovere una cultura dell’adattabilità, preparando i lavoratori a questa prossima ondata di disruption tecnologica. Le aziende che operano in settori particolarmente esposti ai rischi dell’automazione dovrebbero dare priorità all’azione immediata, spiegando ai propri dipendenti come verrà utilizzata l’IA e per quali scopi, rassicurandoli sul valore del loro contributo.
Accogliere l’IA come un’opportunità di riqualificazione e aggiornamento professionale
Nonostante le preoccupazioni per la perdita di posti di lavoro, l’IA offre anche opportunità di aumento dei posti di lavoro e di incremento della produttività. I nostri risultati mostrano che i lavori che richiedono competenze legate all’IA, come quelli che riguardano ChatGPT, sono in aumento. Man mano che i ruoli professionali si evolvono per integrare gli strumenti di IA, le aziende devono concentrarsi sulla creazione di una forza lavoro dotata di un insieme diversificato di competenze che si adattino e completino questi cambiamenti tecnologici.
Per rimanere competitivi, i dipendenti devono impegnarsi nell’apprendimento continuo e nell’aggiornamento. Nel loro libro Prediction Machines, gli autori Ajay Agrawal, Joshua Gans e Avi Goldfarb sostengono che l’IA sta spostando l’attenzione del lavoro dalle attività predittive a quelle che richiedono un giudizio e un processo decisionale umano. Le ricerche condotte dall’azienda evidenziano che l’integrazione dell’IA aumenta significativamente la produttività a vari livelli di competenza, con i maggiori benefici osservati tra i lavoratori che svolgono mansioni a basso salario. Questa evidenza rafforza il valore strategico degli investimenti nella formazione sull’IA, in quanto può contribuire a colmare le lacune di competenze e a migliorare la produttività complessiva. I manager dovrebbero concentrarsi sulla dotazione di strumenti di IA per i lavoratori a basso salario e sullo sviluppo di programmi di formazione di supporto.
Recenti risultati indicano anche un sostanziale divario di genere nell’uso di ChatGPT sul lavoro, con le donne che hanno una probabilità significativamente inferiore di adottare ChatGPT nelle stesse occupazioni. Ciò evidenzia la necessità di programmi di formazione personalizzati per affrontare queste disparità e garantire un accesso equo ai vantaggi dell’IA a tutti i dipendenti.
Inoltre, il semplice accesso all’IA potrebbe non essere sufficiente; le aziende dovrebbero anche investire in programmi di formazione specifici e mirati, che aiutino i dipendenti a utilizzare efficacemente questi strumenti per migliorare il loro lavoro, come suggerito da Emma Wiles e dai suoi coautori in un recente articolo.
Per le aziende, questo cambiamento richiede la creazione di iniziative di apprendimento e di sviluppo adatte alla nuova economia guidata dall’IA. La collaborazione con i leader del settore e con gli istituti di istruzione può aiutare i manager a progettare programmi di formazione che rispondano alle esigenze di competenze in evoluzione. Aziende come Microsoft e IBM, che hanno già avviato solide partnership per la formazione sull’IA, forniscono esempi preziosi di come le aziende possano essere all’avanguardia nella curva di apprendimento dell’IA stessa.
I manager dovranno anche sviluppare nuove competenze, in particolare per quanto riguarda la delega di compiti all’IA. Capire quali compiti assegnare ai sistemi di IA rispetto ai dipendenti umani sarà fondamentale per massimizzare l’efficienza, preservando la creatività e la supervisione umana. Man mano che l’IA assume funzioni di routine, i manager devono concentrarsi sulla guida dei team in modo da sfruttare i punti di forza unici delle capacità umane e delle macchine.
NEL LUNGO PERIODO, le aziende che adottano iniziative di aggiornamento e riqualificazione saranno meglio posizionate per prosperare in un panorama guidato dall’IA. Preparando la propria forza lavoro alla crescente complessità dei compiti e promuovendo l’adattabilità, le aziende possono rimanere competitive di fronte ai cambiamenti tecnologici.
GenIA continuerà a trasformare le dinamiche del mercato del lavoro automatizzando un’ampia gamma di attività. Per avere successo, le organizzazioni devono investire nello sviluppo di una forza lavoro in grado di integrare l’IA nelle operazioni quotidiane. L’obiettivo strategico dovrebbe essere quello di aumentare il potenziale umano piuttosto che sostituirlo. I manager che abbracciano questa mentalità non solo aiuteranno i loro team a navigare nella nuova tecnologia, ma guideranno anche la crescita e l’innovazione a lungo termine delle loro organizzazioni.
Ozge Demirci è assistant professor presso l’Imperial College London Business School. Jonas Hannane è attualmente dottorando presso il DIW Berlin e la Berlin School of Economics via TU Berlin. Xinrong Zhu è assistant professor di Marketing presso l’Imperial College London Business School.