TECNOLOGIA
Dario Russo
Dicembre 2024
Le tecnologie digitali hanno rivoluzionato ogni aspetto della società contemporanea, da come comunichiamo e lavoriamo a come comprendiamo e affrontiamo le questioni sociali e di inclusione. L'intelligenza artificiale (IA), il machine learning (ML), il quantum computing, i big data e il process mining hanno trasformato il modo di vivere, dando vita a una nuova economia digitale caratterizzata da flessibilità, automazione e accesso immediato alle informazioni. Tuttavia, il potenziale del digitale va oltre la produttività economica: è anche uno strumento per combattere le disuguaglianze sociali, offrendo opportunità concrete per ridurre il gender gap e includere le minoranze sociali, economiche e politiche.
In questa dinamica, la Generazione Z, nativa digitale, ricopre un ruolo fondamentale come consumatrice e forza lavoro, capace di orientare le scelte delle organizzazioni verso pratiche più inclusive e sostenibili. Con una consapevolezza delle problematiche sociali senza precedenti e una propensione all’utilizzo delle tecnologie digitali, la Gen Z spinge Governi, imprese e istituzioni a considerare le esigenze di una società più equa.
Questo articolo esplora dapprima i dati sul gender gap e la marginalizzazione delle minoranze, per poi approfondire il concetto di “digitale”, come ho descritto nel libro A Guide for Managers and Professionals to Exploit the Transformation of Finance in the Next Ten Years (MGH). Segue un'analisi delle componenti tecnologiche, sociali e finanziarie della rivoluzione digitale e delle sue potenzialità per le donne e le minoranze. Infine, si affrontano i ruoli della Gen Z, dei Governi e delle pubbliche amministrazioni nella promozione della transizione digitale.
GENDER GAP E MARGINALIZZAZIONE DELLE MINORANZE
Per comprendere il potenziale delle tecnologie digitali, è fondamentale partire dai dati sul gender gap e sulle disuguaglianze affrontate dalle minoranze. Diversi studi di Deloitte, McKinsey e Harvard hanno analizzato la sottorappresentanza di donne e minoranze in vari settori, dimostrando la necessità di azioni mirate per creare un mondo del lavoro più equo.
Gender gap nell'occupazione e nelle carriere STEM
Nei settori STEM, le donne rappresentano solo il 25-30% della forza lavoro, e una percentuale minore ricopre posizioni di leadership. La figura 1 mostra alcuni dati chiave relativi alla presenza femminile nei ruoli STEM.
Figura 1
Minoranze e barriere sistemiche
Le minoranze etniche, religiose ed economiche affrontano sfide simili. Ad esempio, negli Stati Uniti, i lavoratori neri e ispanici sono sottorappresentati in ruoli di alto livello nelle aziende tecnologiche. Una ricerca di McKinsey ha rivelato che solo il 3% delle posizioni dirigenziali è occupato da individui appartenenti a minoranze etniche. Questo divario si riflette anche nel tasso di disoccupazione, nell’accesso alla formazione e nelle retribuzioni, come evidenziato nella figura 2.
Figura 2
Imprenditoria e leadership minoritaria
Le donne e le minoranze sono ampiamente sottorappresentate nel settore imprenditoriale, soprattutto in ruoli di leadership. Solo il 20% delle imprese è gestito da donne, e la percentuale è ancora più bassa per le minoranze. Le barriere all’accesso ai finanziamenti sono un ostacolo critico. Uno studio di Harvard mostra che le donne ricevono il 50% di fondi in meno rispetto agli uomini per progetti simili.
IL CONCETTO DI DIGITALE
Nel libro menzionato, descrivo il digitale come una forza rivoluzionaria. Non si tratta soltanto di innovazione tecnologica, ma di un cambiamento sistemico che coinvolge l'intera società. Il digitale permette di ridefinire i confini del mondo economico e sociale, aprendo possibilità inedite per la partecipazione, la produttività e l'inclusione.
Fenomeni tecnologici, finanziari, sociali e demografici del digitale
Possono essere individuati nel digitale quattro fenomeni distintivi:
La vita digitale del futuro: il Metaverso
La digitalizzazione del futuro vedrà un nuovo livello di immersione e interazione con l’arrivo del Metaverso, un universo digitale in cui le persone potranno interagire, lavorare e vivere in un ambiente completamente virtuale. Il Metaverso rappresenta un'opportunità di inclusione senza precedenti, dove chiunque, indipendentemente dalle proprie caratteristiche fisiche o dalla provenienza, potrà partecipare a una nuova economia digitale. Aziende come Meta e Microsoft stanno già sviluppando soluzioni per il lavoro e l'intrattenimento nel Metaverso, creando spazi virtuali che permettono l'accesso a tutti.
PERCHÉ IL DIGITALE PUÒ FAVORIRE L'INCLUSIONE DI GENERE E DELLE MINORANZE
Le tecnologie digitali hanno il potenziale di creare una società più equa, in cui le donne e le minoranze possano trovare maggiore inclusione e parità di opportunità. Questi benefici derivano da alcuni fattori distintivi del digitale: l’accesso democratizzato alla formazione, la flessibilità nei modelli di lavoro, la creazione di reti globali di supporto e la capacità di ridurre i bias nelle decisioni aziendali. Di seguito, vediamo come ciascuno di questi aspetti contribuisce alla riduzione del gender gap e alla promozione dell'inclusione.
Accesso democratizzato alle competenze e alla formazione
Le piattaforme digitali di apprendimento, come Coursera, edX e LinkedIn Learning, offrono un vasto assortimento di corsi online che permettono a chiunque, indipendentemente dal genere o dal background socio-economico, di acquisire competenze tecniche e professionali. Questo accesso democratizzato alla formazione rappresenta una risorsa fondamentale per chi è stato tradizionalmente escluso da percorsi formativi di alto livello, come le donne e le minoranze.
Ad esempio, secondo uno studio di Harvard, le donne iscritte a corsi online di programmazione e data science hanno avuto il 38% di probabilità in più di ottenere un impiego in ruoli STEM rispetto a quelle che non vi avevano accesso. Anche iniziative come Google’s Women Techmakers, che offre borse di studio specifiche per donne nei settori tecnologici, aiutano a ridurre il divario di genere, garantendo alle donne una preparazione competitiva.
L’accesso democratizzato alla formazione, inoltre, permette a persone con background diversi di acquisire competenze nelle aree ad alta domanda, come l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati, competenze che risultano spesso precluse a chi non può permettersi percorsi universitari costosi o full-time. Questo approccio flessibile non solo amplia le possibilità di carriera, ma aumenta anche la rappresentanza femminile e minoritaria in ambiti tradizionalmente dominati da uomini.
Flessibilità e modelli di lavoro inclusivi
La trasformazione digitale ha portato a una maggiore flessibilità nel lavoro, sia in termini di tempo sia di luogo. Grazie alle tecnologie digitali, le modalità di lavoro da remoto e l’organizzazione del lavoro flessibile sono oggi più accessibili che mai. Questo cambiamento ha un impatto significativo sull'inclusione, specialmente per le donne che affrontano vincoli familiari o difficoltà logistiche, e per le minoranze che risiedono in aree con limitate opportunità di lavoro.
Un esempio concreto è rappresentato da aziende come Salesforce e GitLab, che hanno implementato modalità di lavoro completamente remote, consentendo ai dipendenti di conciliare più facilmente lavoro e vita privata. Questi modelli di lavoro flessibili permettono alle donne di rimanere attive nel mercato del lavoro anche durante le fasi della vita più impegnative dal punto di vista familiare, come la maternità, riducendo così il fenomeno del "leaky pipeline" (l’uscita delle donne dalle carriere aziendali) e favorendo la parità di genere.
Inoltre, i modelli di lavoro inclusivi supportano una forza lavoro più diversificata, permettendo alle aziende di attrarre talenti globali e minoranze etniche che, senza il lavoro da remoto, avrebbero meno probabilità di accedere a queste opportunità. Questo approccio contribuisce a creare ambienti di lavoro più inclusivi e rispettosi delle differenze, ampliando la partecipazione delle donne e delle minoranze.
Reti globali di mentorship e networking
Le tecnologie digitali hanno favorito lo sviluppo di reti globali di mentorship e networking, che giocano un ruolo cruciale nell'aiutare le donne e le minoranze a crescere professionalmente e a superare le barriere di accesso al mondo del lavoro. Piattaforme come Lean In di Sheryl Sandberg, Women Who Code, e Black Women Talk Tech sono esempi di comunità virtuali che riuniscono persone da tutto il mondo per fornire supporto reciproco, condividere opportunità lavorative e offrire mentorship.
Queste reti globali permettono alle donne di accedere a mentor e modelli di ruolo che spesso mancano nei contesti lavorativi tradizionali, dove gli uomini continuano a occupare la maggioranza delle posizioni dirigenziali. Secondo un rapporto di McKinsey, le donne che partecipano a programmi di mentoring sono il 50% più propense a raggiungere posizioni di leadership rispetto a quelle che non hanno accesso a mentor.
Inoltre, la natura virtuale di queste comunità abbatte le barriere geografiche, permettendo a chi vive in zone rurali o in aree con scarse opportunità lavorative di beneficiare dello stesso accesso a risorse e networking di chi risiede in grandi centri urbani. Questa democratizzazione del networking è particolarmente preziosa per le minoranze, che spesso si trovano isolate rispetto ai network professionali mainstream.
Superamento dei bias con il process mining e l'analisi dei dati
L’adozione di tecnologie di process mining e di intelligenza artificiale può aiutare a identificare e ridurre i bias presenti nei processi di reclutamento, promozione e valutazione delle performance. Gli algoritmi di analisi dei dati sono in grado di individuare modelli di discriminazione, fornendo alle aziende strumenti concreti per intervenire e migliorare la parità di trattamento.
Ad esempio, l’uso di strumenti di process mining consente alle aziende di analizzare in dettaglio ogni fase dei processi aziendali e di individuare i punti in cui si verificano discriminazioni o disparità. Una ricerca condotta da Accenture ha dimostrato che l’introduzione di sistemi di IA nel reclutamento può aumentare del 30% la probabilità che le donne vengano selezionate per posizioni in settori come la finanza e la tecnologia. Piattaforme come HireVue, che utilizza algoritmi di analisi per valutare le competenze dei candidati in modo imparziale, aiutano a ridurre il rischio di bias inconsci che penalizzano tradizionalmente le donne e le minoranze.
L’analisi dei dati permette inoltre di monitorare costantemente i progressi verso gli obiettivi di diversità e inclusione, offrendo report dettagliati sulle percentuali di donne e minoranze assunte o promosse. Questo approccio data-driven rende i risultati verificabili e crea maggiore responsabilità nelle aziende, spingendole a compiere azioni concrete per garantire parità di trattamento a tutte le categorie di lavoratori.
In sintesi, il digitale non solo democratizza l'accesso a opportunità di apprendimento e lavoro, ma contribuisce anche a creare un ambiente più inclusivo e trasparente. Attraverso l’accesso alla formazione, la flessibilità lavorativa, il supporto di reti globali e l’utilizzo di dati e IA per contrastare i bias, le tecnologie digitali possono avere un impatto concreto nella riduzione del gender gap e nel favorire l'inclusione di minoranze nella società e nel mondo del lavoro.
ESEMPI DI INIZIATIVE DIGITALI PER RIDURRE IL GENDER GAP E FAVORIRE L'INCLUSIONE DELLE MINORANZE
Oltre ai programmi di formazione, ai finanziamenti mirati e agli algoritmi etici già menzionati, esistono molte altre iniziative innovative che sfruttano le tecnologie digitali per abbattere le barriere di genere e promuovere l'inclusione sociale ed economica. Ecco alcuni esempi:
Piattaforme di mentoring e networking virtuali dedicate a donne e minoranze
Le piattaforme digitali di mentoring come MentorHer e Women in Digital creano uno spazio sicuro e accessibile dove le donne e le minoranze possono ricevere supporto professionale. Queste piattaforme mettono in contatto giovani professioniste e lavoratori appartenenti a minoranze con mentori esperti, facilitando la condivisione di competenze e consigli pratici per avanzare nelle carriere. Grazie alla dimensione digitale, queste reti di supporto eliminano le barriere geografiche e rendono il mentoring accessibile a chiunque, indipendentemente dalla localizzazione o dal contesto socio-economico.
Software di gestione della diversità e inclusione aziendale
Piattaforme digitali come Equity Quotient e Diversity Dashboard sono strumenti specifici che le aziende possono usare per monitorare e migliorare la loro performance in termini di diversità e inclusione. Questi software raccolgono dati sulle assunzioni, sulla rappresentanza delle minoranze e sul progresso di carriera, identificando aree di miglioramento e suggerendo interventi personalizzati. Grazie a questi strumenti, le aziende possono monitorare in tempo reale il loro progresso verso gli obiettivi di parità di genere e inclusione, implementando azioni correttive immediate.
Utilizzo della blockchain per trasparenza e inclusione finanziaria
La tecnologia blockchain, grazie alla sua trasparenza e decentralizzazione, permette di creare sistemi finanziari inclusivi. Ad esempio, piattaforme come BitPesa e Banqu forniscono servizi finanziari decentralizzati a donne e minoranze in regioni dove le banche tradizionali non sono accessibili o presentano barriere elevate per queste categorie. L'accesso a pagamenti digitali, prestiti e assicurazioni tramite blockchain permette a donne e minoranze di partecipare all'economia formale e costruire una stabilità finanziaria, superando ostacoli tradizionali.
Community online e hackathon per promuovere l'imprenditorialità femminile e minoritaria
Eventi virtuali come hackathon e bootcamp, organizzati da piattaforme come Techstars e Women Who Tech, riuniscono innovatrici e imprenditori appartenenti a minoranze per collaborare su progetti tecnologici e sviluppare competenze pratiche. Questi eventi forniscono un ambiente stimolante in cui le donne e i membri delle minoranze possono costruire reti di contatti, ottenere visibilità e ricevere feedback da esperti del settore. Inoltre, spesso offrono premi o opportunità di finanziamento per i progetti più promettenti, incentivando l'imprenditorialità e la partecipazione attiva nel settore tecnologico.
Algoritmi di intelligenza artificiale per la valutazione paritaria delle performance
L'intelligenza artificiale può essere applicata per valutare le performance dei dipendenti in modo oggettivo e standardizzato, riducendo il rischio di bias di genere o razziali. Ad esempio, strumenti come Reflektive e CultureAmp utilizzano algoritmi di AI per analizzare i dati delle performance, individuando con precisione i meriti individuali e riducendo l'impatto di pregiudizi inconsci. Questo tipo di valutazione oggettiva favorisce la meritocrazia e offre a donne e minoranze le stesse opportunità di crescita professionale dei loro colleghi.
App e piattaforme per la segnalazione anonima di discriminazioni sul lavoro
Strumenti digitali come AllVoices e Speakfully permettono ai dipendenti di segnalare in modo anonimo episodi di discriminazione o molestie sul lavoro. Queste piattaforme raccolgono dati e inviano report all’azienda in modo riservato, permettendo alle organizzazioni di intervenire tempestivamente per migliorare l'ambiente di lavoro. Grazie alla possibilità di segnalare senza paura di ritorsioni, le donne e le minoranze possono sentirsi più sicure e protette, sapendo che l'azienda si impegna per un ambiente inclusivo e rispettoso.
Borse di studio e programmi di apprendimento su piattaforme MOOC per donne e minoranze
I corsi online massivi (MOOC) su piattaforme come edX e Coursera offrono borse di studio e percorsi di apprendimento specifici per donne e minoranze in settori STEM. Ad esempio, Google e Microsoft hanno collaborato con Coursera per offrire percorsi formativi gratuiti alle donne che desiderano intraprendere una carriera nell’intelligenza artificiale e nella programmazione. Queste iniziative mirano a colmare il gap di competenze, garantendo che donne e minoranze possano accedere a lavori ad alta remunerazione e a posizioni di leadership nei settori tecnologici.
Programmi di reskilling e upskilling per donne e minoranze con IA adattativa
Le tecnologie di intelligenza artificiale adattativa, come Area9 Lyceum e Docebo, possono personalizzare il percorso di apprendimento per ogni individuo, adattandosi al livello di competenza e alle esigenze di ciascun partecipante. Programmi di reskilling e upskilling basati sull'IA sono fondamentali per le donne e le minoranze che cercano di accedere a nuovi settori lavorativi o di migliorare le proprie competenze. Con un percorso di apprendimento su misura, queste persone possono acquisire rapidamente le competenze richieste, riducendo così il gap rispetto a colleghi con un background tecnico più solido.
Questi esempi dimostrano come il digitale possa essere un potente strumento per promuovere la parità di genere e l’inclusione delle minoranze. Grazie all’adozione di soluzioni innovative e mirate, aziende e istituzioni possono costruire un ambiente di lavoro e un'economia più equi e accessibili, dove ogni individuo, indipendentemente da genere o provenienza, abbia la possibilità di esprimere il proprio potenziale.
CONCLUSIONE
Le tecnologie digitali sono un’opportunità concreta per ridurre il gender gap e favorire l’inclusione di minoranze nella società. Con la collaborazione di governi e aziende, è possibile costruire un futuro più equo, in cui tutti abbiano l’opportunità di contribuire e prosperare.
DARIO RUSSO, consulente, già Direttore Centrale in Banca d’Italia.