FORMAZIONE
di Nihar Chhaya
Ottobre 2024
GoodLifeStudio/Getty Images
SIA CHE VOGLIATE AVANZARE nella vostra carriera di leader, sia che vogliate rimanere dove siete, l’apprendimento continuo è fondamentale per avere successo. Dopo tutto, se non vi evolvete in questo mondo in continua trasformazione, potreste non solo rimanere indietro rispetto ai concorrenti, ma anche scoprire che le vostre competenze attuali non sono più necessarie.
Allo stesso tempo, se siete a corto di energie, potreste essere tentati di rimanere a galla senza dedicare tempo alla formazione.
In questo caso, non siete soli. Uno studio del 2024 ha dimostrato che più della metà dei lavoratori si sente “esausta” a fine giornata. Ciò significa non solo essere stanchi per aver svolto in modo soddisfacente le attività quotidiane, ma anche avere una resistenza limitata che impedisce di perseguire le attività veramente importanti per la propria crescita futura.
In qualità di executive coach di molti leader di talento che si sentono costantemente esauriti, ho osservato che per loro non raggiungere il loro massimo potenziale è altrettanto pesante mentalmente quanto fare gli straordinari lo è fisicamente. Ma un percorso di apprendimento che li trascini fuori dalla loro zona di comfort e che dia loro un significato coerente con i loro valori li porta a ritrovare vigore. Considerate queste cinque strategie per assicurarvi di riuscire a continuare a imparare anche quando avete la sensazione di non farcela più.
Fidatevi delle vostre capacità di apprendimento
Una volta ho lavorato con un dirigente che guidava un nuovo team sparso in vari Paesi del mondo. Era esausto per tutti gli spostamenti necessari a coinvolgerne i membri efficacemente. Sebbene fosse entusiasta di questo prestigioso ruolo di leadership, gli sorse il dubbio di non sapere veramente mettere in campo le proprie capacità di leadership in queste condizioni. Osservandosi criticamente dall’esterno, si rese conto di iniziare ad auto-convincersi di non essere in grado di “imparare a pilotare l’aereo mentre era già in volo”.
Quando ci si sente esausti, si può iniziare a identificarsi così tanto con la propria stanchezza da non riuscire più ad avere il controllo sui propri pensieri e sulle proprie convinzioni. In questa condizione, ogni volta che dite “sono così stanco” portate la vostra mente a credere che probabilmente è impossibile imparare qualcosa quando si è “cotti”. Provate invece a osservare la vostra stanchezza senza giudicarla o desiderare di liberarvene e chiedetevi cosa sia possibile fare anche in queste condizioni. Dare spazio alla stanchezza permette di reagire in modo più consapevole e di sfidare in modo creativo le convinzioni poco utili a cui ci si è aggrappati.
Quando l’alto dirigente con cui ho lavorato ha messo in discussione i propri presupposti, si è reso conto che poteva effettivamente guidare con efficacia, imparando anche a migliorarsi continuamente. Ben presto la sua energia è cambiata ed è diventato impaziente di dedicare tempo all’apprendimento andando a leggere articoli su come guidare dei team globali e guardando video molto istruttivi su come dirigere i team locali andando a visitarli nelle varie parti del mondo.
Iniziate affrontando i temi più urgenti
Un po’ come il denaro cresce più velocemente con gli interessi composti su un saldo già esistente, la vostra motivazione a imparare crescerà se vi baserete su ciò che già conoscete e fate. Invece di faticare su temi che non vi sembrano urgenti o pertinenti, iniziate con argomenti che si riferiscono a sfide già esistenti e ampliate le vostre conoscenze per prendere slancio.
Uno dei miei clienti di coaching si sentiva sopraffatto dal lavoro dopo un anno molto intenso. Aveva anche saputo, dopo una valutazione a 360 gradi, che gli altri lo percepivano come “lento nel prendere decisioni”. Inizialmente non accettò il feedback, ma poi decise di cercare di trarne degli insegnamenti e gli venne un’intuizione notevole: era proprio la sua incapacità di prendere decisioni a portare all’accumulo di lavoro, il che spiegava perché si sentiva sempre così esausto.
D’improvviso, imparare a prendere decisioni migliori gli è sembrato utile, addirittura attraente e probabilmente una via d’uscita dal suo pesante carico di lavoro. Dopo aver consultato diverse fonti sull’argomento, ha deciso di insegnare ai suoi colleghi alcuni dei metodi appresi, per farli diventare più efficaci. Insegnare ai colleghi gli ha permesso di migliorare la propria padronanza dell’argomento e di avere più fiducia nelle proprie capacità di applicarsi. Inoltre, è stato in grado di far percepire agli altri i cambiamenti positivi nel suo stile di lavoro.
Non limitatevi ai programmi formali
Quando i professionisti pensano ai processi di apprendimento sul lavoro, molti pensano subito che il miglior modo di procedere sia quello di conseguire una laurea o un certificato presso un’università rinomata. Sebbene questi programmi promettano di fornire alcuni vantaggi preziosi grazie al loro rigore accademico e alla notorietà sociale, possono anche essere parecchio costosi, inutilmente esclusivi e richiedere molto tempo.
Nel decidere come impostare il vostro percorso di apprendimento, ricordate che i programmi formali sono solo una delle tante strade percorribili e spesso possono essere troppo teorici o noiosi, rendendoli meno utili per alcuni percorsi lavorativi rispetto a metodi come l’apprendimento tra pari, la mentorship o il feedback a 360 gradi.
Una volta ho fatto da coach a una vicepresidente delle risorse umane appena promossa, che aveva pochissimo tempo libero ma voleva sviluppare le proprie skill in campo finanziario per aumentare il proprio valore strategico nel dare consigli validi all’azienda. Non voleva iscriversi a corsi di livello MBA e decise invece di chiedere a un suo collega del team di leadership, il direttore finanziario, se poteva imparare da lui. Hanno organizzato incontri mensili a tu per tu durante i quali lui spiegava gli aspetti chiave del loro approccio alle revisioni di bilancio e lei dava la sua interpretazione così da ottenere un feedback.
Questo approccio non solo l’ha aiutata a comprendere rapidamente le peculiari caratteristiche delle finanze dell’azienda mentre era oberata da un’agenda molto faticosa, ma le ha anche permesso di coltivare un rapporto prezioso con il CFO e il suo team che prima tra le due funzioni non esisteva. La sua credibilità come leader delle risorse umane orientata al business è aumentata e, nel processo, è stata anche in grado di aiutare il CFO a comprendere meglio la people strategy che era in gran parte al di fuori delle sue competenze.
Creare un legame emotivo con l’apprendimento
Un altro modo per imparare con facilità è quello di perseguire esperienze che siano in linea con i propri valori profondi piuttosto che con le mutevoli aspettative altrui. Quando è intrinsecamente motivante, l’apprendimento continuo diventa una parte desiderabile della routine di vita, piuttosto che un’altra voce obbligatoria nella lista di cose da fare. Per fare un ulteriore passo avanti, sviluppate un contesto emotivo favorevole all’apprendimento e il lavoro che ne deriva diventerà una fonte di ispirazione anziché un peso sgradito.
Ho lavorato con una dirigente che veniva sempre raccomandata per programmi di formazione avanzata, conferenze sulla leadership e opportunità di public speaking, poiché i suoi manager la consideravano una persona che avrebbe potuto scalare i ranghi, forse anche diventare CEO un giorno. Era lusingata dalla loro sponsorizzazione, ma temeva che queste attività aggiungessero un pesante onere al suo lavoro. Ha iniziato a chiedersi se volesse fare veramente carriera.
Per capire meglio cosa avrebbe dovuto fare, questa dirigente ha innanzitutto accantonato ciò che gli altri volevano per lei e ha poi cominciato a riflettere sui propri valori, volti a trovare soluzioni per i grandi problemi del suo settore e a guidare i processi di cambiamento, ma che includevano anche il desiderio di essere più presente con la sua famiglia. Ha concluso che salire di grado avrebbe potuto significare meno tempo in famiglia, ma anche avere più potere sulle decisioni e su dove trascorrere il tempo rispetto a un ruolo da junior. Inoltre, a livello emotivo, sentiva che se fosse riuscita a onorare tutti i suoi valori tra famiglia e lavoro, avrebbe mostrato a sua figlia cosa era possibile fare per una donna in azienda. Muovendo da questo contesto emotivo, ha riorganizzato le opportunità di apprendimento, allontanandosi da ciò che gli altri si aspettavano da lei per passare a esperienze che voleva realmente avere per perseguire le sue aspirazioni.
Lavorate per, e non contro, il vostro cervello
Una volta che ci si è emotivamente impegnati nell’apprendimento di nuove competenze, spesso si trovano altre spinte che portano a superare la fatica e a continuare ad assorbire le nuove informazioni. Ma a cosa serve imparare cose nuove se il vostro cervello fatica a conservarle?
Un altro modo importante per rendere efficace l’apprendimento quando si è stanchi è progettare un approccio che segua le capacità di memorizzazione del cervello. Alla fine del XIX secolo, lo psicologo tedesco Hermann Ebbinghaus aveva descritto la “curva dell’oblio” per spiegare la velocità con cui le persone dimenticano le cose che hanno imparato. Anche se fattori come il riposo e la relativa complessità di un argomento influiscono sulla capacità di trattenere le informazioni, tendiamo comunque a dimenticare le cose rapidamente. Nel giro di un giorno si ricorda solo la metà di ciò che è stato rappresentato e dopo una settimana solo il 10%, rendendo qualsiasi apprendimento duraturo una vera e propria lotta del cervello contro il tempo.
Fortunatamente, grazie a tecniche come la ripetizione periodica e i test di richiamo, è possibile migliorare la ritenzione delle informazioni per ottenere una maggiore aderenza all’apprendimento. Supponiamo che vi siate imbattuti in alcuni schemi preziosi ma complessi per migliorare i risultati aziendali e che vogliate presentarli con sicurezza in modo da garantirvi l’accettazione da parte di altre divisioni aziendali. Per evitare di leggere per non dimenticare i contenuti, potete dedicare mezz’ora mattina e sera a ripassare in parti, dandovi del tempo e ripetendo l’esposizione. Quindi, mettete la memoria alla prova fino a quando non avrete acquisito sicurezza.
Per rendere il vostro cervello ancora più ricettivo, continuate ad aggiungere ai contenuti che state assorbendo ulteriori elementi più elevati e originali. Le ricerche dimostrano che maggiore è il grado di originalità dei contenuti, più lento è il tasso di oblio. Si può pensare di sviluppare un contesto più ampio intorno agli schemi memorizzati, ad esempio imparando le storie delle aziende in cui sono stati utilizzati, o intervistando i colleghi per sollecitare nuove prospettive. La combinazione di tutti questi metodi imprime nel cervello una conoscenza incrementale con una maggiore probabilità di ritenzione.
NEL MONDO FRENETICO DI OGGI, l’apprendimento continuo è la chiave per incidere con continuità sulla vostra carriera, ma sentirsi sopraffatti dal carico di lavoro quotidiano rende difficile rimanere coerenti. Utilizzando le strategie qui esposte, potete sviluppare un percorso di apprendimento continuo che non solo eleva le vostre competenze, ma vi aiuta a uscire dal senso di esaurimento e ad avvicinarvi al vostro massimo potenziale.
Nihar Chhaya è executive coach di dirigenti di aziende globali, tra cui American Airlines, Coca-Cola, DraftKings e Wieden+Kennedy. Ex responsabile dello sviluppo dei talenti di un’azienda F500, è presidente di PartnerExec, che aiuta i leader a ottenere risultati strategici e di business superiori. Chi fosse interessato, può iscriversi a Enviable, la sua newsletter settimanale.