SELF MANAGEMENT

Come lavorare per un capo ipercritico

Melody Wilding

Luglio 2024

Come lavorare per un capo ipercritico

XiXinXing/Getty Images

Lavorare per un capo ipercritico può sembrare simile a operare sotto un microscopio. Ogni compito, per quanto piccolo, fa sembrare di essere sottoposti a un esame. Le riunioni a volte sembrano delle inquisizioni e si passa le giornate a sentir parlare più di ciò che va male che di ciò che va bene.

Mentre alcuni manager difficili possono essere una sfida a causa dei loro sbalzi d’umore, della mancanza di chiarezza o dell’imprevedibilità, i leader altamente critici creano un’atmosfera di negatività costante e pervasiva. Ciò può indurre a camminare su gusci d’uovo, a temere di commettere errori e a rimettere in discussione le proprie decisioni e interazioni.

Per i professionisti che hanno una forte sensibilità e che investono molta energia emotiva nel loro lavoro (quelli che io definisco “energici ma sensibili”), lavorare per questo tipo di leader può essere particolarmente penalizzante. Molti interiorizzano il feedback negativo del proprio manager come un segno di propria inettitudine o incapacità, ma questo non potrebbe essere più lontano dal vero. Spesso la natura critica di queste persone ha più a che fare con le loro insicurezze, con esperienze negative che le hanno rese eccessivamente caute o con il bisogno di mantenere il controllo.

Sebbene capire questo aspetto sia utile, cercare continuamente di diagnosticare le complesse motivazioni che si celano dietro le critiche di un manager può essere un compito senza fine e in definitiva improduttivo. È invece molto più utile concentrarsi su come gestire il lavoro con questo tipo di persona, in modo da rendere la vita meno stressante.

Essere all’altezza di un capo ipercritico non significa abbandonare le proprie capacità di giudizio e ridursi a seguire semplicemente i suoi ordini. Piuttosto, si tratta di prendere in modo attivo il controllo delle proprie interazioni e di adottare misure per ridurre il tributo emotivo che il loro comportamento ha su di voi.

 

Considerate il feedback del capo come una dimostrazione d’interesse

Il feedback del vostro capo significa che sta prestando attenzione al vostro lavoro, che non si disinteressa ai vostri progetti e alle vostre prestazioni, anche se ha un modo frustrante di dimostrarlo. Se riuscite a vedere le critiche del vostro manager come un segno che è ingaggiato sul vostro lavoro, diventa più facile estrarre qualche indicazione utile dai suoi commenti. Il suo modo di intervenire non è magari ideale, ma si preoccupa abbastanza del vostro sviluppo da fornire un contributo. Se al vostro capo non interessasse, potrebbe anche non prendersi il disturbo di correggervi o di offrirvi una guida.

Per adottare questo cambiamento di prospettiva, provate a separare il tono dal contenuto. Fate del vostro meglio per eliminare mentalmente la carica emotiva dalle parole del vostro manager. Immaginate che il feedback vi venga dato con un tono neutro. Per esempio, trasformate “Questo rapporto è totalmente inaccettabile” in “Ci sono problemi che devono essere affrontati”. Questo vi aiuta a concentrarvi sulla sostanza piuttosto che sullo stile (poco utile).

 

Anticipate la sua negatività

Prima che il vostro capo abbia la possibilità di correggervi, cercate proattivamente il suo contributo. Per esempio, su un compito, potreste dire: “Ho intenzione di affrontare il progetto in questo modo. Ha qualche idea da suggerirmi?”. Prima di presentare qualcosa al vostro capo, spiegate: “So che le interessa evidenziare le metriche, quindi ho dedicato particolare attenzione alla creazione di un cruscotto visivo convincente”.

Allo stesso modo, invece di faticare per giorni o settimane a creare il documento perfetto, disegnate una prima bozza e dite: “Ecco cosa ho messo insieme finora. È un po’ grezzo, ma volevo catturare le idee di base e la struttura, in modo da poterlo trasformare in qualcosa di eccezionale”. Il vostro capo sarà felice di avere il controllo e voi risparmierete energie.

Chiedere un contributo in anticipo può sembrare uno sforzo in più, ma dimostra che capite cosa è importante per il vostro capo, il che può contribuire a creare fiducia e a ridurre la necessità di criticare costantemente il vostro lavoro in futuro, dal momento che vede che prendete sul serio le aspettative.

 

Mettetelo alle strette

Alcune persone hanno per natura una mentalità più pessimista e, purtroppo, il vostro capo potrebbe essere una di queste. Per questo motivo, potrebbe essere necessario spronarlo a vedere tutte le possibilità e a sondare ciò che funziona, perché non è sua abitudine considerarle spontaneamente. Quando ricevete critiche eccessive, provate a dire: “Mi piace sentire come posso migliorare. È anche importante che io sappia cosa va bene e cosa no, in modo da poter fare di più. C’è spazio per condividere il suo punto di vista su questo?”. Oppure: “Capisco la sua preoccupazione per il brief creativo. Ci lavorerò. Ma vorrei anche il suo feedback su come è andato l’incontro con il cliente. Mi è sembrato un successo e voglio essere sicuro di continuare nella giusta direzione”.

Chiedete anche esempi specifici e chiarimenti. Per esempio, quando Jessica, analista di una società finanziaria, si è trovata a ricevere direttive vaghe e poco utili dal suo manager (“Questo deve essere migliorato, lo sistemi”), ha fatto più domande (“Può mostrarmi quali sono i punti di dati specifici che ritiene imprecisi?” o “Può farmi un esempio della formattazione preferita che vorrebbe vedere?”). Questo non solo l’ha aiutata a individuare i problemi del suo capo, ma ha anche incoraggiato sottilmente il suo manager ad astenersi dal generalizzare e a passare a un feedback più costruttivo e corretto.

 

Provate a dire “sì, e...”

Quando si viene corretti, riconoscete il punto di vista del vostro capo (“sì”), poi aggiungete la vostra prospettiva o il vostro suggerimento (“e”). È un ottimo modo per affermare le proprie idee e dimostrare che si sta tenendo conto del suo feedback. Paul, un responsabile marketing, ha provato questo metodo con il Chief Marketing Officer che spesso respingeva le sue idee. La volta successiva che ha ricevuto critiche su una sua campagna, Paul ha risposto: “Sì, capisco che i tempi sono stretti e credo che possiamo rispettare le scadenze se modifichiamo leggermente l’allocazione delle risorse”.

Ricordate, però, che non tutti i feedback sono ugualmente preziosi o perseguibili. Non potete e non dovete agire su ogni critica. Sviluppate un filtro mentale per determinare ciò che è più urgente, importante e rilevante a cui rispondere.

 

Premiate un buon comportamento

Quando il vostro capo vi dà un feedback costruttivo o anche solo leggermente meno critico del solito, riconoscetelo. Un semplice “Grazie per averlo condiviso! Questo mi aiuta a sentirmi più motivato”. In questo modo si rafforza il comportamento che si vuole vedere di più. Il vostro capo, consciamente o inconsciamente, potrebbe essere più propenso a continuare a darvi feedback equilibrati e utili quando vede che sono apprezzati e hanno un impatto positivo sulle vostre prestazioni.

 

NONOSTANTE I VOSTRI SFORZI, il vostro capo potrebbe non cambiare mai comportamento. Preparatevi a trovare altri alleati all’interno dell’organizzazione che possano fornirvi il sostegno e le convalide di cui avete bisogno. Potreste dover prendere in considerazione l’idea di fare dei cambiamenti più importanti per proteggere il vostro benessere mentale ed emotivo e per cercare un ambiente di lavoro in cui siate veramente apprezzati.

 

Melody Wilding, executive coach, è autrice di Trust Yourself: Stop Overthinking and Channel Your Emotions for Success at Work.

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