CASE HISTORY
Si estendono le iniziative di Federated Innovation @MIND con l’obiettivo di creare progetti di innovazione attraverso il modello Collaborate to Compete
Dicembre 2023
È nato poco meno di tre anni fa (febbraio 2021), all’interno del Milano Innovation District, l’innovativo modello di collaborazione pubblico-privata Federated Innovation @MIND, concepito con lo specifico scopo di guidare e coordinare i processi di innovazione in MIND, il distretto nato a Milano nel 2018 nell’area dove si svolse l’Esposizione Universale (Expo) che attirò nel 2015 ben 21 milioni di visitatori.
MIND può a buona ragione essere considerato un progetto paradigmatico, esemplificativo di un modello di collaborazione fra pubblico e privato (si veda l’articolo “Il progetto MIND per la Milano del futuro” in Harvard Business Review Italia, marzo 2023). Si basa, infatti, sulla collaborazione fra Lendlease, un soggetto privato, e Arexpo, un soggetto pubblico, intenzionati a gettare le basi per il più grande distretto dell’innovazione in Italia. Un ecosistema declinato attraverso 6 ulteriori attori (definiti “Ancore”) di interesse pubblico: Università degli Studi di Milano, IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio, Fondazione Human Technopole, Politecnico di Milano e Fondazione Triulza, che hanno attratto stakeholder pubblici e privati interessati ad abitare il distretto dell’innovazione e che puntano a collaborare per promuovere nuovi progetti che operino nel paradigma dell’innovazione multidisciplinare e intersettoriale.
In questo contesto, la missione di Federated Innovation @MIND (anch’essa Ancora di MIND) è di aggregare entità pubbliche, corporate, startup, centri di ricerca, università e talenti che hanno la volontà di collaborare per accelerare la traduzione di idee in nuovi prodotti, processi e servizi in ambito Future of Health e City of the Future, facendo leva sul distretto come luogo di test per iniziative di innovazione al fine di contribuire al rilancio economico del Paese. Infatti, Federated Innovation @MIND, che opera con lo stesso approccio multidisciplinare e intersettoriale, adotta un processo oltre l’open innovation e la tradizionale innovazione aziendale, incoraggiando la cooperazione tra i diversi attori del mercato sulla base di comuni sfide e opportunità.
Federated Innovation @MIND è promossa da Lendlease con il contributo di Cariplo Factory come soggetto catalizzatore, ed è frutto di un processo che ha avuto origine con MINDlab, la call indetta da Arexpo nel 2018. MINDlab si proponeva di raccogliere manifestazioni d’interesse da parte di aziende che puntassero allo sviluppo di sperimentazioni sul campo, test, progetti pilota, applicazioni, tecnologie innovative in una serie di settori quali Life Sciences, Smart City, Digital Solution, Design, Edilizia, Meccanica, Agri-Food, uniti dal filo rosso di un'innovazione che fosse prima di tutto al servizio del benessere dei cittadini.
Lendlease e Cariplo Factory hanno quindi lavorato per riunire imprese mosse dalla volontà di accelerare la traduzione di idee in nuovi prodotti, processi e servizi tesi a contribuire al rilancio economico del Paese. Un progetto che è stato sposato da numerose aziende italiane e internazionali: ad oggi, infatti, le aziende multinazionali che fanno parte di Federated Innovation @MIND sono 41, leader nei rispettivi settori di appartenenza a livello nazionale e internazionale, e che, ad oggi, hanno avviato oltre 100 iniziative nei due ambiti relativi al futuro della salute e alle città del futuro. Si tratta di A2A, ABB, Accenture, Alira Health, AstraZeneca, Bio4Dreams, Bracco, Cisco, Daikin Industries ltd., Designtech, E.ON Italia, Elettronica Group, Enel X, ENI, Esselunga, Fabrick, Icona Design, Lendlease, Maire Tecnimont, Mapei, Moby Group, Nippon Gases Italia, Novartis, Lendlease Podium, Poste Italiane, Promocoop Lombardia, Roche, Sapio Life, Saint-Gobain, Schneider Electric, Schindler Italia, Sicuritalia Group, Stevanato Group, SYNLAB, TIM, UCB Pharma, Valore Italia, VSBLTY, Wind Tre, Wood Beton, Wurth Italia.
Sono dunque risultati concreti e visibili che confermano la validità del modello d’innovazione collaborativa, come ha recentemente rilevato il presidente della Federazione, Tommaso Boralevi, secondo cui «la collaborazione pubblico-privato sta dimostrando di funzionare bene, specialmente nei casi in cui la partecipazione delle imprese è assicurata fin dall’inizio, come in effetti si sta verificando. Anche per questo il nostro modello ha ottenuto risultati concreti già nel primo anno di attività».
Una valutazione ampiamente positiva è venuta, nell’occasione di una presentazione pubblica dell’iniziativa, anche dal Governo, ad opera del Sottosegretario di Stato per l’Economia e le Finanze, Federico Freni, che ha evidenziato l’importanza di una collaborazione tra pubblico e privato in termini di idee e progettualità: «Credo che MIND sia esattamente questo: un luogo di contaminazione e, soprattutto, di collaborazione, un polo di tutti votato all’innovazione con l’ambizione di diventare un esempio virtuoso per l’Europa».
Un ecosistema innovativo
Il meccanismo di funzionamento di Federated Innovation @MIND prevede l’operatività dell’intero ecosistema intorno al principio cardine del Manifesto della Federazione, “Collaborate to Compete”, un modello che, come si è detto, va oltre l’open innovation classica, con una struttura legale a tutela della proprietà intellettuale. Proprio per questo le aziende aderenti si sono già consorziate in un unico ente legale, che consente di raccogliere nuove idee, progetti e visioni, di svilupparle in maniera rapida e lineare con modalità operative e procedure predefinite, al fine di metterle a disposizione di tutti. Federated Innovation @MIND agisce, così, da “sviluppatore dell’innovazione” scientifica, economica e sociale.
Le aziende operano con i propri team d’innovazione all’interno della Federated Innovation @MIND che raccoglie le eccellenze nazionali e internazionali tra grandi, piccole e medie imprese sviluppando idee cross-tech e favorendo la contaminazione tra i diversi player che avranno interesse a collaborare all’interno dell’area tematica di appartenenza. Le aziende appartenenti a uno stesso settore vengono così invitate a cooperare con i propri competitor nel pieno rispetto delle norme di concorrenza e con aziende di minore dimensione o in fase di sviluppo, come le start-up, ma con un capitale umano di talento. Sono, inoltre, favorite le progettualità congiunte tra aree tematiche diverse, al fine di moltiplicare le occasioni di sviluppo tecnologico e di accelerare i processi di innovazione volti ad accrescere il benessere degli individui e del pianeta.
Ogni progetto nato all’interno di Federated Innovation @MIND è chiamato a rispondere alle priorità e alle sfide strategiche articolate dalle aziende nell’Agenda dell’Innovazione del distretto. A una fase di sperimentazione segue successivamente una fase di “competizione”, che vedrà ogni azienda o gruppo di aziende (anche della stessa area tematica) collaborare per sviluppare progetti di innovazione.
Implementando questo modello, si potrà ridurre sensibilmente il tempo necessario per far crescere organicamente un distretto in cui entità pubbliche e private lavorano insieme, con l’effetto di accelerare la realizzazione di progetti concreti d’innovazione.
Le aree di attività
Federated Innovation @MIND ha individuato 12 aree tematiche chiave nell’ambito delle quali sono state suddivise le aziende aderenti per individuare e sviluppare i progetti di innovazione:
• Agrifood Tech & Wellbeing: aumentare il benessere degli individui e della collettività, nel rispetto e salvaguardia dell’ambiente, attraverso la creazione di filiere alimentari più sostenibili e di progetti che possano migliorare le proprietà nutritive e la qualità del cibo.
• Life Sciences & Healthcare: progettare un ecosistema di servizi volti a sensibilizzare in materia di benessere dei cittadini e a sviluppare un modello di sistema sanitario innovativo, inclusivo e personalizzato, attraverso la digitalizzazione del settore sanitario e la creazione di un ecosistema di big data.
• Retail tech: rendere l'esperienza d'acquisto più personalizzata e integrata per rispondere alle nuove esigenze dei clienti, riducendo contemporaneamente l’impatto sociale e ambientale.
• Fintech: realizzare percorsi personalizzati che possano migliorare l’esperienza delle persone e l’impatto (anche sociale ed ambientale) dei progetti finanziari sulle città, puntando sulla condivisione di dati, approcci analitici e digitalizzazione.
• Proptech & Smart Spaces: costruire smart-building e di conseguenza progettare le future smart-city, sfruttando le innovazioni tecnologiche digitali.
• Security & Defense: sviluppare un ecosistema di applicazioni di sicurezza in ambito smart city - un centro di controllo integrato - attraverso approcci cloud e big data, interoperabilità e distribuzione di data lake.
• Construction Tech: sfruttare nuovi materiali e approcci digitali per la progettazione e costruzione di edifici, per accelerare i tempi di costruzione, aumentare la sostenibilità e la circolarità degli edifici e la sicurezza in fase di cantiere, riducendo i costi.
• Urban Digital Tech: migliorare la sicurezza nei cantieri e la qualità dei sistemi costruttivi, attraverso un nuovo approccio progettuale che considera elementi prefabbricati modulari, processi di assemblaggio produttivo intelligente e domotica, all'interno di un contesto di economia circolare e sostenibile.
• Greentech & Circular Economy: progettare prodotti e servizi ad alto valore aggiunto nell’ambito delle reti di teleriscaldamento e tele-raffreddamento di ultima generazione, per ridurre gli impatti ambientali negativi dell'uomo.
• Mobility & Logistics: progettare prodotti e servizi ad alto valore aggiunto per sviluppare la mobilità delle persone e la logistica delle merci in ambito urbano, costruendo una serie di servizi per le imprese e per i cittadini.
• Energy: trovare nuove soluzioni energetiche ibride a basso contenuto di carbonio.
• Design, Fashion & Culture tech: progettare soluzioni innovative per potenziare la città del futuro attraverso il design, la moda e la cultura.
L’intelligenza artificiale, i dati, il loro utilizzo e la loro gestione, ma anche la sostenibilità ambientale, l'economia circolare, la sicurezza, la collaborazione tra pubblico e privato sono i punti cardine di tutti i progetti che verranno sviluppati dalle aziende aderenti attraverso il modello “Collaborate to Compete”.
Una piattaforma partecipativa multilivello
L’accesso all’ecosistema avviene tramite la piattaforma Federated Innovation @MIND, uno spazio virtuale che connette i membri del network al fine di favorire i processi di innovazione e le attività di collaborazione, ma anche dare all'ecosistema l'identità di un distretto dell'innovazione attivo e attraente, che possa essere percepito come tale a livello nazionale e internazionale.
La piattaforma partecipativa si articola su 5 livelli, che definiscono i diversi gradi di interazione con la rete, il ruolo e le responsabilità di ciascun membro. Le modalità di accesso ai vari livelli in cui si articola Federated Innovation @MIND sono:
Innovation Alliance: per entrare a farne parte, un’impresa deve avere il ruolo di Leader di un'Area Tematica, dimostrando un impegno tangibile nel portafoglio di iniziative di innovazione in uno degli acceleratori settoriali dell'ecosistema.
Aree tematiche: le imprese che vogliano acquisire il ruolo di Leader di un'area tematica dovranno essere valutate dai membri delle singole aree tematiche e approvate dall’organo comune di gestione della rete.
Per partecipare alle iniziative di innovazione sarà necessario accedere alla piattaforma in qualità di membro dell’ecosistema, ovvero dovrà aver effettuato l’onboarding a uno dei layer (L1, L2, L4 o L5).
Business Community: La partecipazione alla Business Community è aperta e necessita della compilazione di un modulo di autovalutazione volto a definire il livello di impegno di ogni azienda e di accettazione dei principi cardine di Federated Innovation @MIND.
Talent Community: Per aderire a questo livello è necessario registrarsi alla piattaforma e compilare un modulo con i propri dati personali e competenze e un modulo di autovalutazione volto a definire il livello di impegno che ciascun talento vuole dare all’iniziativa.
Ognuno dei soggetti può proporre iniziative in linea con l’agenda strategica di innovazione della rete. Questo ecosistema è progettato per incoraggiare la collaborazione, la flessibilità e l'apertura, garantendo allo stesso tempo il raggruppamento e la convergenza tra gli attori e le discipline. La struttura multistrato è quindi intesa come una piattaforma per contatti e iniziative congiunte. L’ecosistema così articolato favorisce il trasferimento tecnologico e si pone come polo di attrazione di investimenti diretti italiani ed esteri, propone nuovi modelli di sviluppo di prodotti e servizi, tenendo sempre in considerazione le filiere, che potranno arricchirsi di nuovi attori.
Ogni livello della struttura Federated Innovation @MIND è associato a una chiara proposta di valore, un insieme di benefici e prerogative che riassumono il ritorno tangibile e intangibile atteso sull'investimento di impegnarsi proattivamente con il Distretto.
Innovazioni integrate per la città del futuro
di Federico Frattini
MIND - Milano Innovation District - è da poco nato nel Comune di Milano (e in parte in quello di Rho), sul sito che ha ospitato l’EXPO 2015, grazie all’iniziativa dei key player Arexpo, Lendlease, IRCCS Galeazzi, Università Statale di Milano, Cascina Triulza, Human Technopole - cui si sono più recentemente aggiunti il Politecnico di Milano e Federated Innovation. MIND incarna e fa proprie le peculiarità dei più moderni distretti dell’innovazione che si stanno affermando a livello europeo e internazionale, ed è destinato a produrre innovazione contraddistinta da un alto livello di intensità, performance e d’impatto – le tre dimensioni chiave lungo le quali si misurano i risultati di un innovation district.
Uno degli aspetti distintivi di MIND, che lo rende un caso particolarmente interessante nel panorama dei distretti dell’innovazione a livello internazionale, è il fatto di incorporare - come se fosse il “sistema operativo” dell’innovazione che si realizza nel distretto - il network Federated Innovation, un ecosistema costituito da circa 41 imprese che hanno deciso di fare open innovation insieme, secondo il principio del “collaborate to compete”, sfruttando MIND come luogo ideale per avviare e testare i propri progetti innovativi.
Queste aziende sono raggruppate in 11 aree tematiche, organizzate lungo due direttrici che qualificano l’innovazione che Federated Innovation promuove, e che è di particolare interesse per il futuro di MIND, ossia The City of The Future e The Future of Health. Il contratto di rete, che inquadra la base su cui queste aziende - leader in Italia e a livello globale nei loro settori - collaborano in progetti di innovazione concreti, definisce delle regole chiare di gestione della proprietà intellettuale, che consentono ai membri di Federated di fare innovazione pre-competitiva mettendo in comune le proprie risorse e competenze, ma poi di utilizzare tranquillamente la conoscenza e la tecnologia prodotte per portare i propri prodotti e servizi sul mercato.
Inoltre, Federated è un network unico in quanto può, da un lato, sfruttare MIND come luogo in cui testare rapidamente le idee e i prototipi che i progetti di innovazione producono. Dall’altro, le soluzioni innovative che vengono messe a punto in Federated Innovation possono poi essere adottate nello stesso distretto attualmente in realizzazione, che può così incorporare tecnologie e modelli davvero all’avanguardia ed evoluti.
Federated Innovation è inoltre peculiare perché mette in connessione le imprese che ne fanno parte con una vasta business community (che comprende anche numerosissime start-up e talenti – non dimentichiamoci che in MIND è sbarcato SkyDeck Europe, il chapter Europeo dell’acceleratore di start-up dell’Università di Berkeley, California), con cui è possibile interagire e collaborare per realizzare progetti in ottica di open innovation.
Tra gli altri, il ruolo di Federated Innovation come “miccia” e “catalizzatore” di innovazione su MIND, è uno degli elementi più distintivi e peculiari del distretto dell’innovazione milanese, che lo distinguono dalla gran parte delle esperienze simili a livello internazionale.
L’ambito di innovazione della City of the Future catalizza progetti che hanno l’ambizione di trasformare le nostre città e di traghettarle verso un paradigma innovativo contraddistinto da un maggiore livello di sostenibilità, di intelligenza, di partecipazione dei cittadini e di benessere per chi le vive. L’attività di innovazione e sperimentazione promossa dai membri di Federated Innovation in quest’ambito si articola in molteplici aree tematiche, tra cui construction tech, energy, fintech, greentech & circular economy, mobility & logistics, proptech & smart spaces, retail tech, security and defence, urban & digital tech, design, fashion & culture tech.
Gli oltre 50 progetti di innovazione che sono stati attivati in quest’ambito si contraddistinguono per integrare tecnologie e competenze trasversali (tra cui big data, intelligenza artificiale, cloud, sistemi di guida autonoma, robotica, materiali e tecnologie costruttive innovative, modelli di economia circolare, energie rinnovabili, piattaforme per il controllo dei dati e dei consumi degli edifici) e per adottare metodologie di innovazione agile attraverso cui vengono realizzati dei POC (proof of concept) che trovano nel distretto di MIND uno spazio ideale per essere messi alla prova. Si caratterizzano inoltre per adottare un approccio di innovazione aperta, attraverso cui vengono coinvolte start-up e talenti che fanno parte business community di Federated Innovation e di MIND nella risoluzione e sperimentazione delle nuove soluzioni che i progetti sviluppano nel tempo.
Federico Frattini è Ambassador City of the Future, Federated innovation @MIND.