INNOVAZIONE

L’intelligenza artificiale al servizio del lavoro

Dal convegno Microsoft-Harvard Business Review Italia segnali forti sulle prospettive delle tecnologie più avanzate nel mondo delle imprese. Di estremo interesse il potenziale che riguarda l’Italia

Settembre 2023

L’intelligenza artificiale al servizio del lavoro

«L’Intelligenza Artificiale Generativa è un aiuto per l’essere umano; spesso si è parlato di sostituzione del lavoro, ma la realtà è che, come Microsoft, abbiamo investito in questa nuova tecnologia perché è utile ad aumentare la produttività. È uno strumento a disposizione dell’uomo, come avere dei “superpoteri” che dobbiamo prima comprendere come utilizzare, e poi metterli a frutto per migliorare noi stessi e le nostre aziende>>

Con queste parole Vincenzo Esposito, CEO di Microsoft Italia, ha aperto il convegno “The Future of Work; apriamo le porte a un nuovo modo di lavorare con il contributo chiave dell’IA" che si è tenuto il 28 settembre alla Microsoft House di Milano, in collaborazione con Harvard Business Review Italia. La partecipazione di pubblico è stata ampia, sia in sala che in streaming, e per un ottimo motivo: nel mondo delle imprese e tra i dipendenti, l’Intelligenza Artificiale è uno dei temi più caldi del momento.

In un periodo di cambiamenti frenetici come quello attuale, è davvero importante riflettere su come cambierà il mondo del lavoro in tutti i suoi aspetti. Questa riflessione diventa ancora più urgente se consideriamo l'impatto sempre più tangibile e concreto dell'Intelligenza Artificiale (IA) e, nello specifico, dell'IA generativa; questa è apparsa in maniera estesa solo alla fine del 2022, ma in pochi mesi ha già stravolto il panorama lavorativo, portando con sé nuove opportunità ma anche alcune sfide da non sottovalutare.

Al convegno, gli esperti e i partecipanti hanno avuto l'opportunità di discutere come tutto questo cambierà il modo in cui lavoriamo e cosa possiamo fare per sfruttare al massimo le nuove opportunità, cercando di risolvere sin da subito i problemi che potrebbero sorgere. In un mondo in cui l'Intelligenza Artificiale sta cambiando rapidamente le regole del gioco, il workshop è stato un punto di riferimento per chiunque voglia navigare in questo mare di cambiamenti che sta affrontando il lavoro nel suo complesso.

“Il nostro compito è accompagnare i clienti nell’esprimere al meglio il potenziale di questa nuova ondata tecnologica; sia a livello di produttività, fornendo alle persone il tool corretto per il loro ruolo, sia per integrare l’IA nei propri processi quotidiani, in qualsiasi momento e con estrema flessibilità. La nuova suite di Microsoft 365 è pensata per un modo di lavorare totalmente nuovo, proiettato nel futuro” ha detto Luba Manolova, direttore Modern Work Western Europe di Microsoft Italia.

Gli strumenti basati sull’IA che Microsoft ha sviluppato sono in crescita, come ci ha ricordato Martina Pietrobon, Go to Market Lead Modern Work di Microsoft Italia, presentando Copilot.

“Copilot non è semplicemente un chatbot, ma un vero e proprio assistente – da qui l’idea di copilota – che rende più semplici le nostre attività quotidiane. È un abilitatore che ci permette di essere più creativi, non solo in termini di ore ma di affinamento di ciò che creiamo”.

Successivamente si sono presentate varie testimonianze aziendali su automazione e digitalizzazione; hanno parlato Alessandro Ferraro, dirigente del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Monica Gabrielli, Dirigente a supporto del Responsabile Transizione Digitale e rapporti con l’Agenzia per l’Italia digitale, Laura Ferrero Poschetto, Information Technology Business Partner di CNH Industrial e Marcello Cerri, senior manager di Reply.

Un’idea generale che riunisce tutti gli interventi è l’importanza che ha avuto il Covid nell’accelerazione dei cambiamenti: essersi ritrovati in pochissimo tempo a dover lavorare da casa, senza poter fare altrimenti, ha fatto sì che ogni impresa ha dovuto garantire le stesse prestazioni in un contesto del tutto diverso. Questo fa sì che oggi tutti siano più ricettivi nell’implementare Copilot e un sistema di intelligenza artificiale in azienda, attraverso approcci con metodologie severe per ottenere risultati importanti che garantiscano maggiore libertà e velocità ai dipendenti e che abbiano come focus il miglioramento della condizione sul luogo di lavoro, unita ad un aumento verticale della produttività.

Queste sono conclusioni emerse anche nella ricerca "AI 4 Italy: Impatti e prospettive dell'Intelligenza Artificiale Generativa per l'Italia e il Made in Italy", realizzata da The European House - Ambrosetti in collaborazione con Microsoft Italia e presentata all'inizio di settembre durante il Forum di Cernobbio. È uno studio che si è posto l'ambizioso obiettivo di esaminare l'impatto economico e sociale dell'Intelligenza Artificiale Generativa nel nostro Paese, analizzandone aspetti tecnologici, implicazioni etico-sociali e questioni di politica pubblica.

Nel convegno è emerso in particolare che l'IA generativa rappresenta un'enorme opportunità, potendo contribuire significativamente all'aumento della produttività e alla mitigazione degli effetti negativi di una popolazione che invecchia sempre di più, per via di una denatalità in costante aumento. Questa forma di IA può svolgere un ruolo chiave nel mantenere elevati i livelli di produttività e benessere, soprattutto in un contesto in cui c'è una crescente carenza di talenti e una generale tendenza all'invecchiamento della popolazione. È importante sottolineare che le applicazioni pratiche dell'IA generativa interessano un'ampia gamma di settori, anche se la loro adozione sarà più rapida ed efficace in alcuni rispetto ad altri. A livello di dati, è importante ricordare che il Sistema-Italia può crescere fino al 18% grazie all'adozione dell'Intelligenza Artificiale Generativa, con la prospettiva di generare fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto all'anno, considerando lo stesso numero di ore lavorate.

Naturalmente, vanno poste anche delle sfide etico-sociali che richiedono un approccio responsabile caratterizzato da trasparenza, affidabilità, sicurezza ed equità. Tuttavia, è fondamentale perseguire un cammino ben definito per sfruttare tutte le opportunità offerte dall'Intelligenza Artificiale Generativa. L'Italia deve concentrarsi sulla digitalizzazione delle imprese, con particolare attenzione alle PMI, e investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze necessarie per preparare la forza lavoro all'utilizzo delle soluzioni basate sull'IA generativa.

È essenziale comprendere che in assenza di azioni concrete in questa direzione, l'Italia rischia di subire una carenza di 3,7 milioni di lavoratori con competenze digitali di base e di non avere abbastanza laureati in discipline ICT per supportare l'implementazione di questo modello di IA nell'economia del Paese; un chiaro avvertimento, al netto di tutte le positività emerse nel workshop, che non può e non deve essere trascurato.

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