RISORSE UMANE
Frances Frei, Anne Morriss
Giugno 2020
In un pomeriggio di primavera del 2017 l’allora CEO di Uber, Travis Kalanick, entrò in una sala conferenze del quartier generale dell’azienda nella Bay Area. Lo aspettava una di noi, Frances. Meghan Joyce, direttore generale per Stati Uniti e Canada, ci aveva contattato nella speranza di ricevere indicazioni su come curare l’azienda dalla serie di profonde ferite che si era autoinflitta. Avevamo una dimostrata esperienza nell’aiutare organizzazioni spesso guidate dal fondatore ad affrontare problemi legati a leadership disordinata e sfide culturali.
Ma su Uber eravamo scettiche. Tutto quello che ne avevamo letto lasciava supporre che non avesse molte speranze di recuperare. All’epoca era una start-up incredibilmente rivoluzionaria e di enorme successo; ma questo successo sembrava essere arrivato senza un minimo rispetto della decenza. Per esempio, quando i taxisti di New York entrarono in sciopero per protestare contro il travel ban per i cittadini dei Paesi musulmani decretato dal Presiden
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