SPECIALE / GLI INVESTITORI FANNO MALE AL BUSINESS?
Gli strumenti che usiamo per decidere i nostri investimenti non sono in grado di identificare le migliori opportunità per la creazione di nuovi posti di lavoro e di nuovi mercati.
Clayton M. Christensen e Derek van Bever
Giugno 2014
Come una vecchia macchina che emette un rumore nuovo e inquietante, la cui origine è incomprensibile anche per i meccanici più esperti, l'economia mondiale si sta riprendendo faticosamente dalla recessione del 2008. Date un'occhiata a quello che sta accadendo negli Stati Uniti: ancora oggi, 60 mesi dopo la fine ufficiale della recessione, l'economia americana continua ad arrancare, facendo registrare una bassa crescita e un incremento marginale dell'occupazione.
Una considerazione importante è che nonostante dei tassi di interesse ai minimi storici, le imprese continuano a tenere una liquidità gigantesca e non investono in innovazioni che potrebbero promuovere la crescita. Di qui una serie di domande: cosa determina questo comportamento? Mancano veramente le opportunità o sono i dirigenti che non riescono a vederle? E come si collega questo tipo di comportamento alla debolezza complessiva dell'economia? Che cosa inibisce la crescita?
Quasi tutte le teorie della crescita vengono sviluppate a livello macroeconomico &ndas
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