SOSTENIBILITÀ

Strategie verdi

Tre strade intelligenti per sviluppare prodotti sostenibili

GREGORY UNRUH E RICHARD ETTENSON

Giugno 2010

Brita di Clorox conquistò una posizione leader nel mercato delle caraffe per filtrare l’acqua poco dopo essere stata lanciata nel 1987 e nel 2002 ne controllava il 70%. Cinque anni più tardi però la sua quoya cominciò a ridursi in concomitanza con la contrazione del mercato. Il management iniziò a spazientirsi e nel maggio 2007 il CEO di Clorox, Don Knauss, informò gli azionisti che avrebbe concesso al marchio due anni di tempo per riprendersi e in caso contrario l’avrebbe venduto. «Quando assunsi il mio incarico», ricorda Knauss, «si trattava solo di capire quanto tempo ci sarebbe voluto per vendere Brita». Poi la svolta: nel giro di pochi mesi il prodotto riprese slancio, guidando il marchio alla riscossa grazie a una crescita a due cifre.

Come ha fatto la dirigenza di Brita a raggiungere un risultato del genere? Con una riconversione alla sostenibilità, come vedremo in seguito.

Si tratta

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