BUSINESS & SOCIETÀ
Christopher Marquis
Dicembre 2025
Nel 1919 il Congresso approvò un emendamento alla Costituzione che vietava la produzione, la vendita e il trasporto di alcolici. Come ci si poteva aspettare, il proibizionismo mise in ginocchio i birrifici americani. Degli oltre 1.300 attivi nel 1915, ne sopravvissero poco più di 100. Eppure alcuni di essi restano ancora tra i nomi più iconici del settore, come Anheuser-Busch, Coors, Miller, Pabst e Yuengling.
Queste aziende sono sopravvissute grazie all’implementazione di un concetto che io chiamo ibernazione strategica - una sorta di letargo intenzionale che consente alle imprese di mantenere capacità critiche per le loro missioni nelle fasi di ostilità politica e culturale, per poi riproporsi aggressivamente sul mercato quando le condizioni tornano favorevoli. Alcuni birrifici, per esempio, hanno riconvertito i macchinari per mettersi a fabbricare bibite, estratti di malto o addirittura coloranti, che dopo la prima guerra mondiale erano beni scarsi. Anheuser-Busch vendeva dozzine di prodotti analcolic
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