MANAGEMENT
Marla Capozzi, Sacha Ghai, John Kelleher , Paul Gompers, Steven N. Kaplan, Vladimir Mukharlyamov
Dicembre 2025
Le società di private equity (PE) sono state spesso descritte come dei “predatori aziendali”: investitori che acquistano aziende, ne pompano i numeri con tagli ai costi e ingegneria finanziaria, le rivendono con enormi profitti e passano oltre. Questa visione è ormai superata.
Negli ultimi decenni, alcune delle tattiche tradizionali del settore, come gli asset carve-out (vendita di divisioni o controllate) e i sale leaseback (vendite con patto di locazione ovvero quando si vendono immobili aziendali per poi prenderli in affitto dal nuovo proprietario), sono diventate così diffuse da non garantire più ritorni eccezionali. Oggi, dunque, le società di PE di maggior successo hanno trovato un modo più diretto per creare valore aggiunto: hanno imparato a costruire aziende migliori e più velocemente.
Numerosi studi accademici hanno confermato che le imprese possedute da fondi di PE superano la concorrenza, non solo generando rendimenti finanziari migliori, ma anche realizzando trasformazioni significative
...oppure Accedi per continuare la lettura