Parla l’ex CEO di Xerox

La successione non è una corsa di cavalli

Anne Mulcahy

Novembre 2010

La successione non è una corsa di cavalli

L’idea 

Nel 2009 Xerox ha nominato CEO Ursula Burns, al termine di un processo di successione del tutto privo di traumi. Ma non è stato un caso: la CEO uscente aveva dedicato quasi dieci anni a preparare una transizione senza scosse. 

 

All’inizio del 2007, ho incontrato Ursula Burns a cena in un ristorante francese nell’Upper East Side di Manhattan. Un locale tranquillo e costoso, piuttosto insolito per noi, ma ci serviva un posto dove si potesse parlare. A quell’epoca, Ursula era vicepresidente senior di Xerox, nonché il principale candidato a succedermi nel ruolo di CEO. Era quasi arrivato il momento di annunciare la sua imminente promozione a presidente e il suo inserimento nel CdA, un’azione volta a segnalare che il posto di CEO sarebbe toccato a lei. In apparenza, sembrava una transizione serena, ma è più giusto dire che i contrasti avvenivano dietro le quinte, anche se io preferi

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