Non è colpa della cultura

Quando le organizzazioni vanno in crisi, di solito è perché il business non funziona più

Jay W. Lorsh ed Emily McTague

Aprile 2016

Quando un’organizzazione naviga in cattive acque, normalmente si cerca di “aggiustare” la cultura. È quello che doveva fare la General Motors, secondo l’opinione pressoché unanime, dopo la crisi del 2014, quando  ha dovuto richiamare 3 milioni di automezzi per un difetto al sistema di accensione: e da allora la CEO Mary Barra si è concentrata sulla creazione del “contesto giusto” per migliorare l'affidabilità e scongiurare disastri futuri. Gli esperti hanno invocato a gran voce lo stesso rimedio quando si  è scoperto che il Dipartimento per i veterani di guerra, considerato dagli investigatori federali statunitensi un carrozzone burocratico, costringeva i veterani ad aspettare mesi per cure mediche importantissime. Una riforma culturale è stata proposta come soluzione anche per il problema dell’uso eccessivo della forza da parte della  polizia, per i comportamenti  poco etici delle banche e, in pratica, per qualsiasi problema che una grande organizzazione possa incontrare. Tutti gli occhi sono

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