TARA, CHIEF STRATEGY OFFICER di una società di software, era il nuovo membro della C-suite. Ad eccezione dell’amministratore delegato, gli altri manager si erano uniti al gruppo dirigente provenendo dall’area tecnologica nel corso delle acquisizioni. Tara, l’unico MBA, proveniva invece dall’area business ed era stata raccomandata dal consiglio di amministrazione. Era entusiasta del suo mandato: guidare una strategia coerente coinvolgendo le diverse, e frammentate, divisioni dell’azienda. Alcuni mesi dopo, però, Tara aveva combinato ben poco. Veniva continuamente bloccata dai suoi colleghi. In preda alla frustrazione, ha così chiesto ai suoi referenti nel consiglio di amministrazione di darle una mano con l’amministratore delegato. Rimase però sbalordita quando non solo rifiutarono, ma dissero che forse avevano sbagliato a raccomandarla per il posto. Cosa era andato storto? Come la maggior parte dei leader scopre prima o poi, padroneggiare situazioni di potere è raramente un compito semplice. Limitarsi a un mero esercizio di controllo...