Negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambiamento nel modo di consumare beni e servizi. Sotto la pressione di trend globali quali la ristrettezza di risorse, la sostenibilità, le tensioni finanziarie, la tecnologia wireless e i social media sono sempre meno numerose le aziende e i singoli consumatori che sentono il bisogno, o hanno la possibilità, di acquistare e mantenere individualmente alcuni tipi di asset materiali. Da Netjets a BnB, Zipcar e Buzzcar, i consumatori europei e statunitensi si stanno spostando verso quella che viene comunemente definita sharing economy, economia della condivisione. Un fenomeno trasversale a diversi settori. E un orizzonte nel quale permangono senza dubbio molte questioni aperte, in particolare di natura normativa. Lo spostamento della domanda verso il crowd sharing è però inarrestabile. Anche dal punto di vista dell’offerta siamo alla soglia di un cambiamento di paradigma che investe le modalità di progettazione, produzione e distribuzione delle merci...