Il 30 novembre 2020, Moderna Therapeutics ha annunciato che i test clinici di fase III effettuati sul suo vaccino a RNA messaggero dimostravano un’efficacia protettiva del 95% contro il virus Sars-CoV-2 che nei dieci mesi precedenti aveva già ucciso nel mondo quasi 1,5 milioni di persone. Moderna, un player relativamente nuovo nella corsa al vaccino anti-Covid e un’azienda di cui avevano sentito parlare in pochi prima della pandemia, sembrava aver raggiunto il successo praticamente da un giorno all’altro. Ma, come ha osservato il suo CEO Stéphane Bancel, quel successo era frutto di dieci anni di lavoro. Non era stato un colpo di fortuna: il vaccino era il prodotto di un processo ripetibile che era stato impiegato migliaia di volte dall’azienda da cui era nata Moderna: Flagship Pioneering, un incubatore basato a Cambridge, Massachusetts, la cui missione è concepire, realizzare e commercializzare innovazioni rivoluzionarie in ambiti precedentemente inesplorati della biologia. Questa...