Immuni, per 75 anni, da tragedie collettive. La generazione del dopoguerra sarebbe stata ricordata anche per questa peculiarità, assai rara, se non unica nella storia. Sbrecciata da calamità naturali locali quali terremoti e inondazioni, schiaffeggiata da episodiche crisi finanziarie, era comunque una generazione che i veri drammi li aveva sentiti raccontare dai parenti, narrare dai film, visti nei documentari televisivi. Viverlo, il dramma, come attori di un film senza copione, senza ieri né domani, imprigionati nella scenografia delle quattro mura domestiche, ha rappresentato una prova durissima per tutti. Ancora di più per chi, in posizioni di comando, si è trovato a dover prendere ogni giorno decisioni senza il supporto di dati, di serie storiche, di algoritmi intelligenti in grado di orientare nel buio totale di un imperscrutabile futuro. Alla vana ricerca di esperienze simili, in assenza di consigli affidabili, costretti a improvvisare sforzandosi comunque di rappresentare un solido punto di...