All’inizio degli anni 2000 Esquel, azienda leader a livello mondiale nella produzione di camicie di qualità in cotone, si trovava di fronte a un serio dilemma. Sia i clienti generalisti come Marks & Spencer sia quelli specializzati nel settore dell’abbigliamento come Nike avevano maturato una maggiore sensibilità sociale e ambientale. La dirigenza di Esquel si aspettava un’evoluzione analoga anche da parte di altri clienti, che cominciavano a esigere una percentuale più elevata di cotone biologico. Si tratta, però, di una coltura che richiede un consistente impiego di acqua e di pesticidi, soprattutto nei Paesi poveri e in rapido sviluppo dove Esquel faceva produrre la materia prima ed effettuare le lavorazioni. Benché desiderosi di rafforzare il già serio impegno dell’azienda a favore della sostenibilità sociale e ambientale, i dirigenti di Esquel erano consapevoli di non potersi limitare a esigere dai produttori di cotone a fibra extra-lunga (detto comunemente cotone egiziano) che...