Strategia
Una riorganizzazione aziendale può essere un ottimo modo per generare valore e migliorare le performance ma, se mal gestita, oltre a non produrre i risultati voluti, genera ansia e provoca danni. Come ci si muove in una riorganizzazione è altrettanto – e a volte più – importante di ciò che si fa. Precisare gli obiettivi, monitorare i processi, concentrarsi sulle persone e sulle linee gerarchiche sono azioni chiave individuate dagli autori che hanno sviluppato un processo in cinque fasi per massimizzare il valore e minimizzare il disagio delle riorganizzazioni.
S. Heidari-Robinson e S. Heywood
Novembre 2016
prezzo 5,00 €
Come ci si muove in una riorganizzazione è altrettanto – e a volte più – importante di ciò che si fa.
È probabile che nel corso della carriera tutti abbiamo sperimentato almeno una riorganizzazione aziendale. Può essere un ottimo modo di generare valore: i due terzi di queste operazioni producono almeno un certo miglioramento della performance. Man mano che il cambiamento del mondo degli affari accelera, diventano sempre più frequenti. Tuttavia la maggior parte non può dirsi completamente riuscita: secondo un’indagine McKinsey, oltre l’80% non produce il valore preventivato nel tempo previsto e il 10% danneggia seriamente l’azienda. E, cosa ancor più grave, una riorganizzazione può rappresentare un’esperienza terribile per i dipendenti. Gli studi mostrano che, unitamente all’incertezza sul futuro che l’accompagna, rischia di provocare più ansia e stress di un licenziamento, con una notevole riduzione della produttività nel 60% dei casi. Questo avviene perché chi programma le riorganizzazioni non ne precisa abbastanza chiaramente gli obiettivi, perde di vista alcune azioni chiave, come concentrarsi sulle linee gerarchiche e monitorare i processi e le persone, oppure fa le cose in un ordine sbagliato, per esempio decidendo la direzione da prendere nel futuro prima di aver valutato i punti di forza e di debolezza dell’esistente.
Gli autori hanno sviluppato un semplice processo in cinque fasi che permette di massimizzare il valore e minimizzare il disagio delle riorganizzazioni.
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