Oggi, qualunque dirigente acculturato conosce le regole di base per salvare un’azienda dall’innovazione dirompente. Quasi due decenni di ricerche, a partire dall’articolo di Joseph L. Bower e Clayton M. Christensen “Disruptive Technologies: Catching the Wave”, pubblicato nel 1995 su HBR, hanno insegnato alle imprese a tener d’occhio le start-up che offrono succedanei a basso prezzo dei loro prodotti, conquistano nuovi clienti di fascia bassa e poi scalano progressivamente il mercato per conquistare anche clienti di fascia più elevata. Abbiamo imparato che quando appaiono questi disgregatori bisogna agire rapidamente – acquisendoli o sviluppando un business competitivo che ne adotti la nuova tecnologia. Ma il modello strategico dell’innovazione dirompente a cui ci siamo tutti abituati ha un punto debole: assume che i disgregatori entrino sul mercato con un’alternativa di qualità inferiore venduta a un prezzo più basso, che intacca i segmenti meno profittevoli, dando all’incumbent il tempo necessario per avviare un’apposita unità...