COME MOLTE ALTRE DONNE che svolgono un’attività professionale, ho subito anch’io molestie sessuali nell’ambiente di lavoro. Ecco due di quegli episodi e le modalità antitetiche con cui hanno reagito i miei datori di lavoro dell’epoca. Il primo: quando operavo con successo in una media company, sono stata molestata da un collega di alto livello che chiamerò “il mentore dai secondi fini”. Con la scusa di aiutarmi a crescere professionalmente, costui mi faceva continuamente delle avances, e sono venuta a sapere dai colleghi che a suo dire stavamo assieme (non era vero). Sono andata dal mio capo e l’ho messo al corrente della situazione. Lui mi ha detto che dovevo usare la procedura obbligatoria in vigore nell’azienda per presentare una “denuncia formale”. A tale scopo, mi sono dovuta sottoporre a un colloquio riservato con un addetto alle risorse umane che non avevo mai né incontrato né visto prima. Pochi giorni dopo...