È facile capire perché sempre più imprese manifatturiere parlino della cosiddetta “economia circolare”, ossia un sistema in cui le aziende creano catene logistiche che recuperano o riciclano le risorse utilizzate per fabbricare i loro prodotti. Alleggerire l’impronta ecologica, ridurre gli scarti di produzione e usare le risorse costose in modo più efficiente sono senza dubbio obiettivi interessanti per un amministratore delegato. Creare un modello d’impresa circolare, tuttavia, non è affatto semplice e adottare un metodo inadeguato può rivelarsi costoso. Prendiamo ad esempio il caso di Interface, un’azienda di Atlanta che produce rivestimenti tessili per pavimenti commerciali. Negli anni ‘90 il suo fondatore e amministratore delegato, Ray Anderson, dichiarò di volerla trasformare nella «prima impresa sostenibile al mondo». Per realizzare questo obiettivo, l’azienda avrebbe cambiato modello d’impresa, passando dalla vendita al leasing. Lanciò il programma Evergreen Services Agreement (ESA), che offriva un pacchetto comprendente l’installazione, la manutenzione e la rimozione...