Le aziende hanno cominciato a preoccuparsi molto più concretamente della diversity quando una serie di cause clamorose ha scosso il settore finanziario. Tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila, Morgan Stanley ha dovuto sborsare 54 milioni di dollari - e Smith Barney e Merrill Lynch più di 100 milioni a testa - per chiudere amichevolmente delle vertenze su presunti casi di discriminazione sessuale. Nel 2007, Morgan è tornata davanti a giudici per affrontare una nuova class action, che le è costata 46 milioni di dollari. Nel 2013, Bank of America Merrill Lynch ha chiuso con una transazione una causa per discriminazione razziale mettendo sul tavolo ben 160 milioni di dollari. Casi come questi sono costati complessivamente a Merrill quasi mezzo miliardo di dollari nell’arco di quindici anni. Non c’è da meravigliarsi se oggi le aziende di Wall Street impongono ai neoassunti di firmare liberatorie che li...