Non aveva i favori del pronostico nella successione a Michael Eisner. Tuttavia quando divenne CEO di Disney nel 2005 Bob Iger confuse gli scettici. Si mosse rapidamente per placare le lotte intestine che avevano diviso l’azienda e poi la lanciò in nuovi e redditizi progetti. In questa conversazione con il direttore di HBR, Adi Ignatius, Iger parla di leadership, creatività e del controverso tentativo di reinventare il mitico Topolino. HBR: Quando lei è diventato CEO, Disney appariva piuttosto disfunzionale. Come ha affrontato quella situazione? Iger: Avevamo avuto un quinquennio difficile, con un tentativo di scalata ostile, una rivolta degli azionisti e una battaglia contro due eminenti membri del board. Questi eventi avevano causato enormi distrazioni e una percezione negativa dell’azienda. Sentivo di avere una grande opportunità per riportarla a credere in se stessa e in tal modo far sì che gli altri credessero in noi. Dissi chiaramente che volevo Disney...