Con ogni probabilità, il sovraccarico digitale è il problema che connota oggi ogni luogo di lavoro. Il numero di messaggi e di avvisi con cui veniamo bombardati giorno e notte su desktop, laptop, tablet e smartphone è così alto che anche quando vogliamo concentrarci su qualcosa, diventa quasi impossibile. E quando siamo tentati di procrastinare, le distrazioni sono a un solo click di distanza. La cultura della connessione continua in cui siamo immersi ha un costo, sia sul piano professionale che su quello personale. Sprechiamo tempo, attenzione ed energie per gestire informazioni e interazioni che hanno un’importanza relativa: siamo molto occupati, ma produciamo poco valore. Come hanno mostrato Clifford Nass e i suoi colleghi della Stanford University, chi si destreggia fra flussi diversi di contenuti non presta attenzione, non memorizza o non gestisce i propri compiti altrettanto bene di chi gestisce una cosa alla volta. Il risultato è una produttività...