Nel suo libro Innovation and Entrepreneurship, Peter Drucker faceva questa osservazione sui settori che dipendono dall’innovazione knowledge-based: «Si sa da tempo che sta per arrivare un’innovazione…Poi, all’improvviso, c’è una sorta di esplosione, seguita da alcuni anni di grandissima eccitazione, nascita di nuove imprese, forte attenzione dei media…Dopodiché arriva un “ridimensionamento” cui pochi sopravvivono». Il problema, scrive Drucker, è che le innovazioni alimentate dalle conoscenze «non si basano quasi mai su un unico fattore ma sulla convergenza di diversi tipi di sapere». L’innovazione iniziale genera un’ondata di attività, ma un progresso significativo può avvenire solo dopo che tutti i pezzi del mosaico sono andati al loro posto. Non sono in grado di certificare i meriti scientifici dell’affermazione di Drucker, ma penso che sia una descrizione straordinariamente precisa di quella che è la strategia. All’inizio era un contenitore generico. I contenuti derivavano da approcci di mero buon senso come la SWOT analysis,...