Nelle tre settimane precedenti all’offerta pubblica iniziale dell’azienda di abbigliamento Revolve Group, programmata per giugno 2019, gli investitori stentavano ad arrivare a una valutazione corretta. Diverse IPO recenti – in primis quelle delle aziende di passaggi automobilistici a pagamento Uber e Lyft – erano state deludenti. Revolve rimandava l’IPO da mesi per il calo del mercato azionario. Nonostante le circostanze sfavorevoli, la sua IPO era fissata a 1,2 miliardi di dollari – ed è aumentata di un altro 89% nel primo giorno di contrattazioni – facendone una delle più riuscite del 2019. L’entusiasmo degli investitori ha portato la valutazione dell’azienda a circa 4,5 volte il fatturato dei 12 mesi precedenti – cinque volte il multiplo dei suoi concorrenti e più in linea con quella di un’azienda dell’alta tecnologia. Cos’è accaduto? E perché all’inizio gli investitori non capivano quanto fosse solida e redditizia Revolve? La super valutazione di Revolve non era...