Fin dalla crisi finanziaria del 2008 e dall’inizio della Grande Recessione, un coro sempre più numeroso di voci invita gli Stati Uniti e altre economie ad abbandonare la focalizzazione sul “capitalismo trimestrale” per adottare una mentalità veramente orientata al lungo termine. Questo argomento è regolarmente in agenda alle riunioni dell’OCSE, del World Economic Forum, del G30 e di altri organismi internazionali. Sono state suggerite svariate soluzioni – dal “valore condiviso” al “capitalismo sostenibile” – che descrivono dettagliatamente i benefici sociali di un cambiamento di prospettiva temporale nelle scelte manageriali e d’investimento dei leader aziendali. Ma nonostante la proliferazione dei progetti riformatori, l’ombra dell’orientamento al breve termine ha continuato ad allungarsi – e la situazione rischia di peggiorare ulteriormente. Di conseguenza, le imprese sono meno in condizione di investire e di creare valore nel lungo termine, pregiudicando una crescita economica di ampio respiro e facendo diminuire i ritorni per i risparmiatori....