Dice un proverbio russo: «Chi sorride molto è uno sciocco o un americano». È vero che nel 1990, quando la McDonald's sbarcò in Russia, uno dei suoi primi obiettivi fu quello di addestrare i dipendenti ad apparire sempre allegri. Da allora ho passato parecchio tempo con degli amici russi a discutere le regole culturali che presiedono alla rappresentazione esteriore della felicità, e ho convenuto con loro che le differenze rimangono. Ma il punto non è parlar male dei russi. Anche la maggior parte delle culture dell'Asia orientale ha aspettative inferiori in tema di felicità rispetto a ciò cui gli americani sono abituati. Alcune culture latino-americane tendono ad andare nella direzione opposta, confermando le risultanze dei sondaggi internazionali sulla felicità che punteggiano il panorama dell'opinione pubblica contemporanea. Inoltre, gli atteggiamenti nei confronti della felicità non si limitano a variare; si modificano nel tempo. Come risulta dai sondaggi, i danesi non sono...